Scoperta e smantellata nella Bassa veronese un’altra pedina del prolifico scacchiere dello spaccio di droga, che da tempo preoccupa soprattutto i genitori di tanti ragazzi. Ad infliggere l’ennesimo colpo allo smercio di sostanze stupefacenti ci hanno pensato, questa volta, i carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Caprino, che hanno arrestato in flagrante D.C., un cittadino albanese di 28 anni, domiciliato ad Isola Rizza e trovato in possesso di cocaina ed hashish.
L’operazione è scattata nella tarda serata di giovedì nell’ambito di un’indagine che ha messo gli uomini del maggiore Christian Arvoti sulle tracce del giovane straniero nullafacente. Il 28enne è stato fermato dalla pattuglia, che lo teneva d’occhio da tempo, nei pressi dell’abitazione dove è ospitato. E, a quel punto, D.C. ha iniziato a mostrare segni di nervosismo ed insofferenza tali da indurre i militari ad estendere il controllo all’interno dell’alloggio. Durante la perquisizione i loro sospetti sono stati confermati dal rinvenimento di 25 grammi di cocaina ed altri due di hashish, sequestrati seduta stante al pari di alcune banconote ritenute provento dell’attività illecita. Su disposizione del pm di turno, il dottor Giuseppe Pighi, il giovane albanese, arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per falsa attestazione sulla sua identità personale, è stato trasferito nel carcere di Montorio. Ieri è comparso in tribunale a Verona: il giudice, dopo averne convalidato l’arresto, ha rinviato l’udienza e disposto che il 28enne rimanga recluso nella casa circondariale scaligera. STE.NI.