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Chiuso in auto
e picchiato
ma la vittima
è in Marocco

La vittima non c’è, è in Marocco e non si è presentata davanti alla Corte d’Assise per raccontare quel che avvenne nell’estate di quattro anni fa. Quando venne sequestrato, messo nel baule della macchina e picchiato per una partita di droga non pagata. Mohammed Najah e Nourredine Fennane (imputati di sequestro di persona, rapina e lesioni, difesi da Simone Bergamini e Claudia Bono) volevano ottenere dal padre della vittima il pagamento di 10mila euro, il prezzo di droga non pagata. Il 1° luglio 2012 lo caricarono in auto a San Pietro di Polesine e lo trasportarono, nel baule, fino ad un casolare a Torretta di Legnago.

Il giovane di origini marocchine, nonostante le botte, riuscì a fuggire, raggiunse il centro abitato e chiese aiuto. Ma ieri è emerso che aveva chiesto aiuto, non fu soccorso ma in compenso vennero avvistati i carabinieri. La vittima non c’è e ieri il pm della Dda, Fabrizio Celenza, ha chiesto una rogatoria internazionale per sentire la persona offesa. Udienza rinviata al 10 ottobre.F.M.

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