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Chiazze rossastre colorano le acque del canale Barcadora

Le acque del fosso Barcadora colorate di rosso
Le acque del fosso Barcadora colorate di rosso
Le acque del fosso Barcadora colorate di rosso
Le acque del fosso Barcadora colorate di rosso

Una macchia rosso sangue, visibile in uno dei corsi d'acqua che attraversano il paese, ha messo in allarme ieri mattina la popolazione di Santo Stefano di Zimella. D'altro canto, stiamo parlando di una chiazza di ampie dimensioni e dal colore inquietante. Un fenomeno di cui al momento restano misteriose l’essenza e l’origine: l’unica certezza è che è oggetto di verifiche da parte della polizia locale dell'Unione Adige Guà. Tuttavia, in attesa di completare i controlli, diventerà sicuramente oggetto di discussione amministrativa nei prossimi giorni. «Intorno alle 10», raccontava ieri pomeriggio il consigliere di minoranza Giorgio Scarsetto, unico rappresentante della lista che porta il suo nome, «un cittadino mi ha segnalato che l'acqua del fossato Barcadora si era colorata improvvisamente di rosso». «Sono andato subito a vedere in bicicletta ed ho notato che effettivamente, in un tratto largo tre metri e lungo almeno cinque, c'era una chiazza che, quanto meno alla vista, aveva il colore del sangue», ha aggiunto l’amministratore. Scarsetto, così come hanno fatto anche altri cittadini, ha quindi avvisato L'Arena e, grazie a ciò, è partita anche la segnalazione alla polizia municipale. La quale, in effetti, ha poi verificato che il problema c'era. Nel fossato - che arriva dal Vicentino e che, dopo aver attraversato Santo Stefano, scorre verso Bonaldo - era presente effettivamente una sostanza rossa. Nonostante i controlli compiuti risalendo il canale verso Nord, però, i vigili non sono riusciti a scoprirne l'origine. «Non si tratta comunque di una novità», ha rivelato Scarsetto. «Più volte gli abitanti della zona hanno segnalato infatti problemi di odori e zanzare per quanto riguarda uno scolo che finisce nella Barcadora provenendo dalla zona di via Giovanni XXIII, strada che si trova nel centro abitato di Santo Stefano», ha sottolineato il consigliere. Secondo il quale la sostanza che si vedeva ieri potrebbe essere davvero del sangue, anche se di animali. «L'impressione era quella, anche se io non sono certamente un tecnico», ha puntualizzato. «In ogni caso questa è una situazione che deve essere approfondita per risalire ad eventuali responsabili e scongiurare possibili inquinamenti. Pertanto, presenterò ora un'interrogazione volta a far luce sulla situazione della Barcadora», ha concluso Scarsetto. •

Luca Fiorin

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