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A Legnago

Cerca di aggiustare
la sfida-salvezza:
squalifica di 4 anni

A Legnago
Rino Dalle Rive
Rino Dalle Rive
Rino Dalle Rive
Rino Dalle Rive

«Il calcio è la mia vita, ci ho messo tanti soldi, adesso siamo in questa condizione di classifica».

Con queste parole, pronunciate nel pomeriggio del 4 maggio scorso allo stadio Mario Sandrini di Legnago, il presidente dell’Altovicentino Rino Dalle Rive, aveva cercato di intercedere con i dirigenti del Legnago Salus a favore della propria società calcistica, allora militante con la squadra veronese nel campionato di serie D. All’ex patron vicentino è stata inflitta l’inibizione, ovvero il divieto di rappresentare il club in ambito federale e di scendere negli spogliatoi, per quattro anni.

Per la cronaca, tale partita fu vinta per 3 reti a 1 proprio dall’Altovicentino a spese del Legnago Salus, decretando la salvezza della formazione berica. Tre giorni prima del derby, secondo gli atti della sezione disciplinare, Dalle Rive si era recato proprio agli impianti sportivi di Casette, dove era in corso l’allenamento della formazione di mister Orecchia. Tutto ciò, con il pretesto di porgere le proprie scuse per lo spostamento dell’incontro da Valdagno (Vicenza) a Caldogno. Ai dirigenti legnaghesi Dalle Rive, poi, aveva iniziato a perorare la causa della propria società, che navigava in cattive acque a fondo classifica, facendo un cenno anche alle proprie condizioni precarie sia finanziarie che di salute. Pretto, tuttavia, aveva mangiato la foglia e troncato repentinamente quel maldestro tentativo di addomesticare l’incontro con queste parole, riportate sempre dal tribunale federale: «Presidente, guardi che noi veniamo a disputare la nostra partita nell’interesse esclusivo del Legnago Calcio». 

F.T.

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