La bonifica del sito inquinato di Cava Bastiello, ad Isola Rizza, può ripartire. Il Comune ha accolto con favore la sentenza con cui il Tar ha respinto il ricorso presentato dai Comuni di San Giovanni Lupatoto, Oppeano e Bovolone contro l’ampliamento della discarica di rifiuti speciali di Ca’ Bianca a Zevio. L’allargamento dell’impianto zeviano, infatti, consentirà anche lo stoccaggio dei 25.500 metri cubi di materiale contaminato dell’area di via Casalandri, che attende di essere riqualificata dal 1992. Ovvero, da quando fu sequestrata per la prima volta, dopo essere stata trasformata, all’insaputa dei proprietari, in un luogo abusivo di smaltimento degli scarti. Per questo motivo, l’amministrazione, nell’ambito del procedimento avviato al Tar, nei mesi scorsi aveva deciso di schierarsi a favore del progetto, affiancando la Regione, che ha autorizzato l’ampliamento e Inerteco, società di gestione della discarica.
Con la bocciatura del ricorso - presentato dai tre municipi limitrofi per i possibili rischi di contaminazione delle falde a seguito dell’ampliamento del sito di Campagnola di Zevio - potranno così riprendere anche i cantieri in Cava Bastiello, sospesi proprio in attesa della sentenza.
Una volta rimossi i materiali pericolosi, l’area di via Casalandri sarà quindi trasformata in un parco pubblico ampio 39mila metri quadrati, che verrà ceduto a costo zero al Comune. Per farsi rappresentare al Tar, il municipio isolano aveva deciso di incaricare un legale, stanziando 1.900 euro del proprio bilancio. Ora, il sindaco Silvano Boninsegna è soddisfatto per il respingimento del ricorso. «Avevamo sempre sostenuto le nostre ragioni», commenta il primo cittadino, «anche perché sapevamo di essere nel giusto. La bonifica di Cava Bastiello è più che mai necessaria ed il Comune non ha le risorse per sobbarcarsi una riqualificazione ambientale di tale portata». F.T.