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Tonno e cracker per una bimba

Caso Minerbe, trovata la soluzione
«Ma dal prossimo anno pranzo da casa»

Tonno e cracker per una bimba non in regola con la retta
La scuola di Minerbe (Diennefoto)
La scuola di Minerbe (Diennefoto)
La scuola di Minerbe (Diennefoto)
La scuola di Minerbe (Diennefoto)

La scatoletta di tonno con i cracker servita alla bambina straniera i cui genitori non erano in regola con la retta e la denuncia delle lacrime di quella piccola alunna umiliata davanti ai compagni delle elementari hanno avuto un fortissimo effetto mediatico.

 

E, sebbene l’amministrazione comunale di Minerbe, come ha fatto sapere la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Berto Barbarani di Minerbe, Monica Di Marcello, sia già intervenuta per sistemare la questione con un contributo economico,  in rete, in tv e sui giornali si moltiplicano i commenti e le offerte di aiuto come quella del calciatore Candreva.

 

Intanto il Comune di Minerbe accelera la ricerca di una soluzione per evitare che in futuro si verifichino altri simili casi. «Dal prossimo anno scolastico i bambini potranno consumare in mensa il pasto portato da casa», è l’idea dell’istituto comprensivo Berto Barbarani di Minerbe.

Fr.Scu.

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