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Casa come una discarica Salvata anziana malata

L’ospedale di Legnago dove si trova ricoverata l’anziana
L’ospedale di Legnago dove si trova ricoverata l’anziana
L’ospedale di Legnago dove si trova ricoverata l’anziana
L’ospedale di Legnago dove si trova ricoverata l’anziana

Viveva con il figlio 42enne al piano terra di una villa situata nel centro di Castagnaro tra cumuli di rifiuti, topi, escrementi e odori nauseabondi, che avevano ormai trasformato quella che un tempo era la taverna di casa in una vera e propria discarica. Al punto che i sacchi di spazzatura toccavano ormai il soffitto ed impedivano persino di accedere al piano superiore dell’abitazione. Lei, invece, aveva perso parecchi chili dall’ultima volta che l’aveva visitata il suo medico di base, era denutrita, sporca e malconcia. Insomma, un’anziana in condizioni disperate, che se non fosse stata soccorsa e trasferita seduta stante in ospedale avrebbe rischiato di morire nel giro di poco tempo. È una situazione da film horror, a dir poco raccapricciante, quella scoperta nei giorni scorsi nel piccolo centro della Bassa dove una pensionata benestante di 75 anni, vedova e madre di tre figli, trascorreva le sue giornate sommersa da ogni genere di immondizia con una panca come letto di fortuna. Un contesto di degrado, abbandono e solitudine da lasciare senza parole, di cui non si era accorto nessuno e che non aveva insospettito nemmeno i vicini. «Anche perché», commenta ancora sconvolto il sindaco Andrea Trivellato, «si tratta di persone riservate ma nient’affatto indigenti e alle prese con quei problemi che spesso possono sfociare in questo genere di emergenze sociali. Per tutti, in paese, è stato perciò un fulmine a ciel sereno, un dramma della fragilità nemmeno immaginabile alla lontana». «Fortunatamente, si è intervenuti in tempo riuscendo a scongiurare il dramma», aggiunge il primo cittadino, che ha già firmato un’ordinanza per imporre ai parenti dell’anziana la pulizia e la bonifica dei locali.

Invece, le apparenze, complice anche le continue rassicurazioni del figlio della donna, erano ben lontane da quella sconcertante realtà. E, all’interno di quella casa circondata da un ben giardino, la 75enne ed il suo ultimogenito, operaio in un’azienda del circondario, vivevano, all’insaputa di tutti - persino a quanto pare delle altre due figlie della donna poiché non facevano entrare nessuno - in condizioni igienico-sanitarie da terzo mondo. Tanto che quando i carabinieri di Castagnaro sono entrati nell’abitazione con i vigili del fuoco di Legnago hanno dovuto indossare tute protettive e maschere per ripararsi dalla sporcizia e dal tanfo che saturavano ogni stanza. Un salvataggio in extremis partito dai sospetti del medico di base dell’anziana che, non vedendo la sua paziente da un anno malgrado fosse affetta da varie patologie, ha chiesto a più riprese al figlio di poterla incontrare. E, sebbene l’uomo lo rassicurasse dicendogli che la madre stava bene e che non voleva uscire, il dottore ha continuato ad insistere recandosi personalmente a casa per sincerarsi di persona. Tuttavia non è stato mai fatto entrare. E così, allarmato e temendo addirittura il peggio, si è rivolto ai servizi sociali del municipio e ha fatto l’ennesimo tentativo. Niente da fare. Così sono stati fatti intervenire gli uomini del maresciallo capo Massimo Previtali che hanno rintracciato il 42enne. Il quale, dopo una resistenza iniziale, ha aperto la porta. E ai soccorritori si è presentata una scena terrificante. La 75enne era sdraiata su una panca, cosciente ma spaventata, e non voleva sapere di salire in ambulanza. Ma alla fine è stata convinta a lasciare quella discarica che, a quanto pare non le era imposta, mentre il figlio ha trovato ospitalità da una sorella. Nel frattempo, il caso è stato segnalato alla Procura di Verona che valuterà eventuali ipotesi di reato.

Stefano Nicoli

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