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VERONELLA

Carnevalanti sfrattati
Al corteo andranno
con il lutto al braccio

Uno dei volontari del Comitato del carnevale con il lutto al braccio durante la sfilata organizzata a San Gregorio
Uno dei volontari del Comitato del carnevale con il lutto al braccio durante la sfilata organizzata a San Gregorio
Uno dei volontari del Comitato del carnevale con il lutto al braccio durante la sfilata organizzata a San Gregorio
Uno dei volontari del Comitato del carnevale con il lutto al braccio durante la sfilata organizzata a San Gregorio

Corteo carnevalesco «funebre» due giorni fa a San Gregorio di Veronella. Centocinquanta fra autisti, figuranti ed addetti alla sicurezza dei carri allegorici della frazione hanno sfilato con il lutto al braccio per far sapere a tutti che la trentacinquesima edizione della manifestazione è stata, purtroppo, l’ultima. I volontari del Comitato del carnevale, infatti, saranno presto costretti a sloggiare dal tendone sotto il campanile della chiesa, dove erano soliti incontrarsi per realizzare i carri, e dovranno liberare anche l’ex cinema dell’oratorio. Entrambi i luoghi non sono a norma, perciò il parroco don Pietro Marchetto ha detto chiaramente «che i membri del gruppo devono trovarsi un nuovo sito dove riunirsi e realizzare i carri». Don Pietro ha poi aggiunto: «La decisione è stata presa all’unanimità dal consiglio Affari economici della parrocchia, di cui fanno parte anche alcuni volontari del carnevale».

Le allegorie dei «mussi», di Will il Coyote, di Mario Bros, di Pinocchio e di Sampei sono state dunque le ultime create dai «burloni di San Gregorio». Domenica, la festa organizzata dalla Casetta fino al centro di San Gregorio ha attirato moltissimi bambini e ha reso ancora più amaro l’addio. Sul palco della piazza, i responsabili del Comitato hanno gridato tutta la loro rabbia «per essere stati fermati dalla burocrazia e dalla scarsa sensibilità delle istituzioni». Nelle scorse settimane, in realtà, i responsabili del gruppo avevano provato a cercare un’alternativa, senza però riuscirvi. Nel retro del volantino che annuncia il programma del 35° Carnevale - che prevede un altro giorno di festa, il 9 febbraio, al Centro giovanile di San Gregorio - i responsabili del Comitato hanno stampato una lettera aperta ai concittadini, chiedendo un sostegno alla loro attività. Hanno ricordato gli scherzi, il divertimento e le gaffe involontarie che hanno contrassegnato gli ultimi trent’anni della manifestazione. Il gruppo chiede ai cittadini un aiuto «per trovare un capannone, una barchessa, uno spiazzo parzialmente coperto dove poter continuare il volontariato».

I volontari puntano il dito contro l’amministrazione, «che non si sarebbe prodigata in alcun modo per tentare di salvare la tradizione del carnevale». Il contributo del Comune al Comitato è sceso dagli 8mila euro della Giunta Paggiola, nel 2009, agli attuali 1.500. Il sindaco Michele Garzon replica: «Mi dispiace se i volontari non hanno più una sede, però la manifestazione carnevalesca è l’ultimo dei miei problemi». «Al Comune», rimarca il primo cittadino, «mancano ben 160mila euro fra Imu e Tasi da incassare: imprese e cittadini non pagano le tasse perché non hanno più soldi. Devo iniziare a tagliare, questo è solo l’inizio». Anche i cittadini di Veronella sono indignati. Per la prima volta, infatti, nel capoluogo non si celebrerà alcuna festa in maschera. «L’amministrazione non ha a cuore i propri bambini», afferma Mauro Prando. E monta un coro di proteste anche su Facebook. Garzon riferisce che si tratta «di un problema di sicurezza e viabilità poichè, con il ponte sullo Zerpano chiuso, il Comune è costretto a chiudere le vie alternative e il traffico va in tilt».

Paola Bosaro

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