«Cari ladri, per ora non vi denuncio: vi do un mese per restituire il maltolto, poi tutti capiranno chi siete, e la pagherete». Suona come un ultimatum la lettera aperta che il titolare del bar «La Gargote», Vittorio Fraron, ha scritto e affisso martedì sulla vetrina del suo locale, in piazza Mazzini, nel centro storico di Cologna.
Lo scorso 2 aprile il barista ha subito il furto di una decina di attrezzi per lavori artigianali e bricolage nel magazzino retrostante il locale, che dà su via Benini. Ha segnalato il fatto ai carabinieri della locale stazione ma ha preferito non procedere immediatamente con la denuncia perché, com’è noto, la vendetta è un piatto che va gustato freddo. Perciò ha preso carta e pennarello e ha messo nero su bianco una «proposta» che i ladri, così come il resto della popolazione, potranno leggere comodamente, senza dare nell’occhio, passeggiando per piazza Mazzini. Se i malviventi restituiranno i quattro trapani, le tre levigatrici per legno, le chiavi inglesi, la motosega, l’idropulitrice, il saldatore e il generatore di corrente elettrica rubati, Fraron non presenterà alcuna denuncia per furto.