<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Bimbo schiacciato dal trattore
Il padre denunciato per lesioni

Il trattore che lo scorso 17 giugno travolse il bambino
Il trattore che lo scorso 17 giugno travolse il bambino
Il trattore che lo scorso 17 giugno travolse il bambino
Il trattore che lo scorso 17 giugno travolse il bambino

Ha lasciato incustodito un trattore con il motore acceso, e il mezzo ha investito suo figlio: ora su di lui pende una denuncia e rischia il processo. Si sono concluse pochi giorni fa le indagini sull’investimento accidentale del bambino di due anni avvenuto lo scorso 17 giugno in una corte rurale di Crosare di Pressana. Il piccolo si trova ancora ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale veronese di Borgo Trento, dove è stato subito trasferito a bordo dell’eliambulanza. I medici tengono il bambino ancora in osservazione e si riservano la prognosi.

Intanto, sul fronte delle responsabilità per quello che è successo quella drammatica mattina, il percorso investigativo è andato avanti. Sulla scorta della relazione inviata dalla polizia locale dell’Unione Adige Guà, titolare delle indagini, il pubblico ministero di Verona Gennaro Ottaviano ha aperto un fascicolo nei confronti del padre del bambino, M.D.M., un trentanovenne originario di Pressana ma residente a Veronella, con l’ipotesi di lesioni personali stradali gravissime, in base all’articolo 590 bis del codice penale. L’uomo rischia fino a quattro anni di reclusione. È un atto dovuto da parte della magistratura, ma è certamente un colpo durissimo per un papà che deve già sopportare il peso del rimorso per quell’episodio dalle conseguenze nefaste, che non ha causato volontariamente e che vorrebbe non fosse mai avvenuto. In questi 10 giorni, il 39enne non ha lasciato un attimo il letto del figlio, sperando e pregando per la sua salute. È un uomo disperato. Soltanto l’affetto della moglie e la vicinanza di familiari e amici, oltre a qualche segnale di ripresa del piccolo, potranno dargli un po’ di conforto in questo momento per lui così difficile.

Quel sabato di metà giugno, a Crosare, lungo la provinciale che collega Pressana a Montagnana, erano da poco passate le 9.30. Nella corte dell’azienda agricola paterna i nonni avevano ospitato i due figli e i quattro nipotini maschi che correvano e giocavano felici. Il più piccolo, di soli due anni, si divertiva in particolare a giocare con i sassi del piazzale fra l’abitazione e il capannone agricolo del nonno. La mamma del bambino, che ha pure un figlio di 10 anni, non era presente perché, a sua volta, si era recata in visita ai suoi genitori in un altro Comune della Bassa. Il papà del piccolo stava manovrando un vecchio trattore Lamborghini sul piazzale in ghiaino, stando ben attento a non avvicinarsi ai bambini, immersi nel pieno delle loro corse gioiose. In pochi secondi però è accaduta la disgrazia. L’uomo è sceso dal trattore per raggiungere il padre che si trovava nel capannone per preparare l’autobotte da agganciare al veicolo. Ha lasciato il motore acceso e il cambio in folle. In base ad una prima ricostruzione della polizia locale, sembra che si sia scordato di inserire il freno a mano. «Mi sono girato per controllare che mio figlio stesse ancora giocando con i sassi, invece non l’ho più visto», ha riferito il 39enne al comandante dei vigili Giovanni Reginato.

Il piccolo si era alzato ed era corso dietro al trattore, forse incuriosito dal rumore del motore. Pare che a causa di un lieve avvallamento del terreno il mezzo si sia mosso e l’abbia prima fatto cadere all’indietro e poi schiacciato sul torace con la ruota posteriore destra. Il padre si è accorto subito dell’incidente ed è corso a soccorrere il figlio, finendo pure lui per schiacciarsi un piede sotto il veicolo. In una manciata di secondi sono usciti pure i nonni, che hanno chiamato i soccorsi. Adesso il pensiero e la preghiera delle due comunità di Pressana e Veronella sono rivolte a quel bimbo così sfortunato.

Paola Bosaro

Suggerimenti