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Banda ultra larga
L’Unione Comuni spiana la strada

Stefano Marzotto
Stefano Marzotto
Stefano Marzotto
Stefano Marzotto

Parte dal Comune di Pressana e dall’Unione Adige Guà il progetto per portare la fibra ottica di internet nei centri storici, nei quartieri residenziali e nelle zone artigianali del Basso veronese. È stata firmata nei giorni scorsi una convenzione fra l’Unione Comuni e l’associazione «Inno.Va.Re», un ente che promuove sviluppo e crea occasioni di contatto e confronto fra pubblico e privati per promuovere iniziative volte a modernizzare e a garantire equità fra le varie realtà economiche e sociali. L’accordo prevede che l’associazione funga da promotore e trait d’union per raggiungere l’obiettivo di portare la banda ultra larga – vale a dire la connessione oltre i 100 Mbps – anche nei piccoli Comuni, finora considerati non appetibili dai principali provider italiani ed internazionali.

«Per le aziende che si occupano di banda ultra larga, tuttavia, connettere un chilometro a Milano ha sicuramente un ritorno immediato, mentre in zone come il Colognese sono poche le imprese di fornitura di questi servizi che hanno stimoli ad investire», spiega il sindaco di Pressana Stefano Marzotto, «ecco perché serve il coinvolgimento di più soggetti e l’accesso a finanziamenti che la Regione, tramite l’Europa, mette a disposizione». «Parliamo di investimenti a medio-lungo termine», aggiunge il presidente di «Inno.Va.Re» Luigi Grigoletti. «Abbiamo stimato che nei cinque Comuni ci siano almeno 180 aziende, fra le 750 società medio grandi presenti, che potrebbero aver bisogno di una connessione veloce e sicura per mantenere contatti e spedire dati e supporti a clienti e fornitori». La banda ultra larga garantisce comunque anche ai singoli cittadini una velocità di 30 Mbps minimo, di gran lunga superiore ai 7 Mbps offerti dalla tradizionale connessione Adsl. P.B.

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