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Banda delle slot in azione allo «Zeronove»
Rubati videopoker e stecche di sigarette

La vetrata del bar-tabaccheria sfondata dai ladri durante la spaccata DIENNEFOTO
La vetrata del bar-tabaccheria sfondata dai ladri durante la spaccata DIENNEFOTO
La vetrata del bar-tabaccheria sfondata dai ladri durante la spaccata DIENNEFOTO
La vetrata del bar-tabaccheria sfondata dai ladri durante la spaccata DIENNEFOTO

Un botto, un forte rumore di vetri infranti. E il centro storico di Albaredo è stato scosso l’altra notte, attorno alle 4, da una spaccata in una delle caffetterie più conosciute del paese, il bar-tabaccheria «Zeronove - Dersut», in via Roma. Non sono stati in molti a scendere in strada a quell’ora, anche perché hanno pensato che si trattasse degli operatori della nettezza urbana che stavano raccogliendo i rifiuti della sagra in corso in questi giorni nel Comune in riva all’Adige. Invece era l’ultimo colpo messo a segno dalla banda delle slot machine, abile a colpire gli esercizi pubblici e a fuggire in pochi minuti, prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. I ladri hanno portato via due videopoker ed un cambiamonete, oltre a 400 pacchetti di sigarette, ma il danno più grave rimane la vetrina interamente sfondata del locale gestito da Igor Ioculano e da sua madre. Dalle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza interno al bar si evince che la banda, costituita da almeno quattro persone, si è avvicinata allo «Zeronove» con un furgone dotato di cassone ribaltabile, simile a quelli usati nei cantieri edili. Un componente del gruppo ha provato ad infrangere la vetrina con una mazza ma non ci è riuscito, così la banda ha optato per lanciare il mezzo pesante a mo’ di ariete. Quindi, in retromarcia, i ladri hanno sfondato la vetrata, poi sono scesi in quattro. «Due si sono diretti nella parte posteriore del locale per asportare le slot machine, altri due si sono concentrati sugli scaffali della tabaccheria per arraffare quante più sigarette potevano», riferisce Ioculano, ancora scosso dall’accaduto. Nel frattempo è suonato l’allarme ed il proprietario si è fiondato al bar. «Quando sono arrivato, però, se n’erano già andati», riferisce. Sul posto sono giunti i carabinieri di Ronco e del Nucleo operativo e Radiomobile di Legnago, che hanno effettuato i rilievi ed avviato le indagini. Le due slot, che fortunatamente erano state svuotate dai titolari da poco e contenevano pochi soldi, sono state ritrovate ieri mattina nelle campagne di Arcole dove i banditi le avevano abbandonate. Per i titolari della caffetteria si tratta di un duro colpo subito proprio alla vigilia dei fuochi d’artificio, che richiamano ad Albaredo migliaia di visitatori. P.B.

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