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Aziende agricole nel mirino dei ladri

Vanni Stoppato nella sua azienda di Gazzo svaligiata dai ladri DIENNEFOTO
Vanni Stoppato nella sua azienda di Gazzo svaligiata dai ladri DIENNEFOTO
Vanni Stoppato nella sua azienda di Gazzo svaligiata dai ladri DIENNEFOTO
Vanni Stoppato nella sua azienda di Gazzo svaligiata dai ladri DIENNEFOTO

Numerose aziende agricole del Basso veronese sono finite nel mirino di una banda di ladri specializzata nel furto di attrezzature e costosi macchinari. Dopo i due arresti effettuati lunedì scorso dai carabinieri della stazione di Cerea, che avevano scongiurato appena in tempo una razia di rame, in questi giorni sono emerse le denunce di altri agricoltori residenti in vari Comuni della pianura. I furti hanno riguardato in particolare «oro rosso», attrezzi agricoli e automezzi. PALESELLA. Il primo colpo, conclusosi con il ritrovamento del mezzo il giorno seguente, è quello avvenuto nell’azienda agricola di Matteo Lanza, a Palesella di Cerea. Ignoti hanno rubato un Ford Transit, che è stato ritrovato la mattina successiva dalle forze dell’ordine. «Probabilmente è stato usato per forzare qualche cancello», sostiene Lanza, «abbiamo trovato alcuni ganci attaccati al veicolo, era da anni che non eravamo vittime di furti e per fortuna ci è andata bene: il mezzo non è stato danneggiato». GAZZO. È andata invece decisamente peggio a Vanni Stoppato, titolare di un’azienda agricola a Gazzo veronese. Nella notte tra martedì e mercoledì, nel cortile della sua proprietà, sono stati trafugati due pick-up Isuzu D-max, entrambi con doppia luce lampeggiante. «Non ne posso più», sbotta Stoppato a poche ore dal furto, «negli ultimi tre anni i ladri mi hanno svaligiato tre volte e negli ultimi 15 anni si sono verificati almeno sei episodi». A far arrabbiare ancora di più Stoppato, uno dei leader locali del movimento dei Forconi, che nel 2013 inscenò una grande protesta nei confronti dello Stato e la spregiudicatezza dei banditi. «All’interno della mia azienda sono presenti ben 28 sensori e otto telecamere, eppure i malviventi non si fanno alcun problema ad entrare. I carabinieri di Legnago sono arrivati poco dopo il furto e questa mattina (ieri per chi legge ndr) sono venuti anche i loro colleghi di Gazzo. I militari fanno il loro lavoro, ma purtroppo non ci sono leggi adeguate. I ladri, anche se vengono catturati, il giorno dopo sono di nuovo liberi e tornano a delinquere». CASALEONE. La terza vittima dei ladri con l’«hobby» dell’agricoltura è stata l’azienda di Casaleone gestita da Silvio Ambrosi in cui va Cadallora a cui venerdì scorso sono stati asportate diverse attrezzature. «Il danno complessivo ammonta a circa mille euro», riferisce Ambrosi, «i ladri si sono impossessati di chiavi inglesi di vario tipo, di un decespugliatore e di altri oggetti. Materiale che probabilmente rivenderanno». «Mi auguro di non cogliere mai sul fatto queste persone mentre rubano, altrimenti non so come potrei reagire», conclude Ambrosi. CEREA. Infine, l’ultimo furto si è verificato nella notte tra domenica e lunedì in un’azienda di via Faval, a poche centinaia di metri da quella dei fratelli Giorgio e Stefano Bissoli, dove due malviventi erano stati arrestati. «Hanno portato via tutte le grondaie in rame, oltre 100 metri lineari», raccontano i gestori dei terreni. «Non è la prima visita che riceviamo, i ladri erano già venuti lo scorso 29 gennaio sempre per rubare rame e questa volta hanno concluso l’opera», prosegue sconsolato l’agricoltore. Di fronte a questa scia di furti, Giorgio Bissoli, portavoce di «Azione rurale», chiede che «le istituzioni si attivino affinché venga convocato un incontro in Prefettura per rinforzare i controlli sul territorio». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesco Scuderi

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