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Aya e Iman, poetesse in erba
che declamano l’integrazione

Iman El AsmaiyLorenza Merlin con la piccola Aya e il sindaco Loreta Isolani
Iman El AsmaiyLorenza Merlin con la piccola Aya e il sindaco Loreta Isolani
Iman El AsmaiyLorenza Merlin con la piccola Aya e il sindaco Loreta Isolani
Iman El AsmaiyLorenza Merlin con la piccola Aya e il sindaco Loreta Isolani

La poesia non conosce confini, ha un linguaggio universale che abbatte qualsiasi barriera nel segno dell’integrazione. A testimoniarlo sono due poetesse in erba di origine straniera, che frequentano le scuole del paese e che possiedono, oltre ad una grande padronanza della lingua italiana, una sensibilità e sentimenti in grado di commuovere. È stata una vera e propria sorpresa quella a cui si è assistito sabato scorso al circolo Noi di Roverchiara, durante la premiazione del concorso di poesia «Aleardo Merlin», la sezione del più noto premio «Lionello Fiumi» riservata ai componimenti degli alunni che frequentano le scuole primarie e secondarie del paese. Infatti, per la prima volta nella storia del concorso, ad aggiudicarsi il primo posto sono state Aya e Iman, due ragazzine marocchine che, con i loro bei versi, hanno convinto la giuria. Una grande gioia per le due bambine, per i compagni di scuola e per gli insegnanti. Anche perché si tratta di un riconoscimento che va oltre il premio assegnato: le due scuole, infatti, portano avanti da anni programmi scolastici ed educativi volti all’integrazione, all’inclusione e alla non discriminazione degli studenti stranieri, che sono tra l’altro numerosi in entrambe le scuole.

Sono state 108 le poesie valutate dalla giuria, presieduta da Lorenza Giarola Merlin, moglie di Aleardo Merlin, ex sindaco ed ex presidente della Provincia scomparso nel 2014. Sono giunti, infatti, 49 componimenti per la scuola primaria e 59 per la secondaria sugli argomenti più diversi: dalla natura alle stagioni, dalla luna al primo giorno di scuola, fino alla passione per lo sport e per il calcio. Una scelta non facile per i giurati, perché tutti gli elaborati erano ben scritti e di buona qualità. Per la scuola primaria, il premio è andato all’unanimità alla poesia «La luna» di Aya Touassoussa, alunna della classe quarta A. «La luna, amica di tutti i poeti, può diventare musa ispiratrice anche di un bambino, come accade in questa poesia», si legge nella motivazione. Per la scuola secondaria, invece, ha vinto la poesia «Primo giorno di scuola» di Iman El Asmaiy, che frequenta la prima B. «Un’istantanea del primo giorno di scuola e di tutto ciò che l’accompagna dal punto di vista affettivo», si legge nella motivazione. «Timori, ansie e persino desiderio di fuga, ma basta una carezza e la voglia di ritornarci diventa grande». Per la scuola secondaria sono state segnalate anche le poesie «Sull’argine» di Asia Medas e «L’altalena della felicità» di Antonio Farinella. Ai vincitori è andato un piccolo premio in denaro, offerto dalla famiglia Merlin, mentre ai segnalati l’amministrazione comunale ha donato dei buoni da spendere in libreria.

«Questa sezione è nata tre anni fa su richiesta della famiglia, perché voleva che una parte del premio restasse in paese», spiega Loreta Isolani, sindaco di Roverchiara. Aleardo Merlin, infatti, è stato il fondatore del premio nazionale di poesia dedicato all’illustre poeta Lionello Fiumi, che per anni visse nella casa di famiglia del paese, ora sede municipale. Così, oltre alla sezione «senior» biennale, dedicata alla poesia edita, inedita e alla traduzione dal francese, il premio Fiumi si è arricchito di un ramo «junior» annuale. «Come amministrazione comunale crediamo molto in questo premio ed è nostra intenzione proseguire», assicura Isolani. «La cultura», conclude, «è uno dei nostri punti fondamentali, specialmente se rivolta alle giovani generazioni». Il concorso di poesia è ormai diventato un appuntamento consolidato per le scuole di Roverchiara, tanto che è stato inserito anche nei Programmi di offerta formativa (Pof) delle scuole.

Laura Bronzato

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