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Auto esce di strada morto conducente Forse è un malore

La scena dell’incidente sulla Transpolesana. La vittima, Giancarlo Protti (riquadro), aveva 60 anni e viveva a Buttapietra FOTOSERVIZIO DIENNEL’auto della vittima, una Ford Ka, s’è conficcata nel guard rail
La scena dell’incidente sulla Transpolesana. La vittima, Giancarlo Protti (riquadro), aveva 60 anni e viveva a Buttapietra FOTOSERVIZIO DIENNEL’auto della vittima, una Ford Ka, s’è conficcata nel guard rail
La scena dell’incidente sulla Transpolesana. La vittima, Giancarlo Protti (riquadro), aveva 60 anni e viveva a Buttapietra FOTOSERVIZIO DIENNEL’auto della vittima, una Ford Ka, s’è conficcata nel guard rail
La scena dell’incidente sulla Transpolesana. La vittima, Giancarlo Protti (riquadro), aveva 60 anni e viveva a Buttapietra FOTOSERVIZIO DIENNEL’auto della vittima, una Ford Ka, s’è conficcata nel guard rail

Un malore, una manovra azzardata, non è chiaro cosa ci sia all’origine dell’incidente mortale avvenuto ieri mattina verso le 8.30 ad Angiari, sulla Transpolesana, ma l’ipotesi più probabile potrebbe essere che all’origine di questa tragedia ci sia proprio un malore, perchè qualche avvisaglia in tal senso c’era stata. La chiamata ai vigili del fuoco è arrivata da un automobilista in transito che ha visto quell’auto andare a scontrarsi contro l’ostacolo che separa le corsie, in prossimità del piccolo Comune della Bassa. L'impatto è avvenuto al chilometro 31,150 della superstrada in direzione Verona. Sono al vaglio del Radiomobile dei carabinieri di Legnago le cause per cui un’autovettura Ford Ka, guidata da Giancarlo Protti, sessantenne di Buttapietra, si è schiantata autonomamente contro il guard-rail che separa le corsie di scambio. Sul posto per gli accertamenti, anche il comandante Mauro Tenani. Il conducente, che non dava segni di vita, è stato estratto, dalle lamiere della Ka, dai pompieri e affidato ai sanitari del 118, giunti sul posto con ambulanza ed elisoccorso, che hanno provato a rianimare la vittima, ma non c’è stato nulla da fare. Per tutto il tempo dei soccorsi e messa in sicurezza del luogo, da parte dei vigili del fuoco, la strada è rimasta chiusa al traffico. E purtroppo i militari del Radiomobile hanno dovuto fare i conti con automobilisti piuttosto irritati per la chiusura parziale dell’arteria, visto che si è dovuto rimuovere il cadavere ed effettuare i rilievi di legge. Un automobilista è stato sanzionato per l’errato uso della cintura di sicurezza, si tratta di un veronese, che si lamentava della chiusura della Transpolesana perchè doveva andare a fare equitazione. «Mio fratello stava venendo come spesso faceva a trovarci a Castagnaro», ha detto Giorgio Protti, «ma evidentemente sentendosi poco bene ha invertito la marcia deciso a rientrare a casa. La moglie mi aveva detto che da qualche giorno Giancarlo era spossato, non si sentiva bene. Forse sentendosi mancare aveva deciso di tornare indietro. Ora faranno l’autopsia. Intanto la moglie ha dato il nullaosta per il prelievo dei tessuti e delle cornee». E aggiunge il fratello: «Abbiamo già fatto il riconoscimento, ora attendiamo il nullaosta per il funerale. Mio fratello aveva lavorato in molti hotel di lusso, anche a Verona, come il Due torri, il Grand Hotel, e l’Accademia, ma anche al Villa d’Este di Cernobbio. In questo momento non aveva un’occupazione. E a sessant’anni non era facile. Si era sposato con Maria Notari quattro anni fa, ed erano molto felici, avevano acquistato una casa a Marchesino di Buttapietra». Conclude Protti: «Quando abbiamo ricevuto al telefonata dei carabinieri entrambi abbiamo sperato che l’auto di mio fratello fosse stata rubata, che non ci fosse stato lui alla guida, invece la realtà ci ha sconvolti». •

Alessandra Vaccari

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