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Augusta, 106 candeline
sulla torta da primato

Augusta Zordan festeggiata alla casa di riposo di Cologna
Augusta Zordan festeggiata alla casa di riposo di Cologna
Augusta Zordan festeggiata alla casa di riposo di Cologna
Augusta Zordan festeggiata alla casa di riposo di Cologna

Festa sulle note del tenore Paolo Restiotto per i 106 anni di Augusta Zordan. È stata festeggiata giovedì scorso, alla casa di riposo «Domenico Cardo» di Cologna, Augusta Zordan, nonnina sprint che ha raggiunto l’invidiabile traguardo dei 106 anni. Accanto a lei aveva i suoi figli, i nipoti, il sindaco di Veronella (paese di residenza della centenaria, ndr), le educatrici dell’Ipab e il direttore Mario Finetto. Dopo la messa animata dal tenore veronellese Restiotto, che ha commosso con l’Ave Maria cantata Augusta e gli altri ospiti presenti, gli operatori della «Cardo» hanno tagliato la torta di compleanno. La festeggiata l’ha assaggiata, anche se ha ammesso di non essere una patita di dolci. «Il recioto invece, l’è proprio bon», ha commentato poi al brindisi.

Nata il 20 aprile del 1911 in una famiglia di agricoltori ed allevatori di Vestenanova, Augusta ha sposato un compaesano, Silvio Camponogara, e si è trasferita assieme alla famiglia di un cognato in una corte di campagna di San Gregorio, in via Dossi, per lavorare i campi. «A Vestenanova non avevamo nulla, a parte qualche pecora e capra», ricorda Augusta. La vita dei due coniugi e dei loro sei bambini è stata dura. «Avevamo poco da mangiare e tiravamo avanti con quello che ci dava la campagna», racconta il figlio Lino. Augusta era una donna dal temperamento forte e dai modi severi. «Ci metteva tutti in riga», rammenta una figlia.

Era una brava cuoca, abile soprattutto a preparare le tagliatelle da cucinare in brodo con i fegatini. Molto devota, tutte le domeniche si recava alla messa delle 6 nella parrocchiale di San Gregorio. «Ha sempre amato il canto e quando tornava a casa ci svegliava tutti intonando canzoni sacre e popolari», continua la figlia.

Nel 1987, suo marito Silvio è deceduto e Augusta ha continuato a vivere nella corte di via Dossi con la famiglia del figlio Lino. Tre anni fa, dopo una caduta, non è più riuscita a camminare ed è entrata in casa di riposo. È una buona forchetta e apprezza tutte le pietanze che le vengono proposte, dolci esclusi. Il sindaco di Veronella Garzon, accompagnato dall’assessore al Sociale Marisa Rettore, ha regalato alla centenaria un mazzo di fiori augurandole di poter festeggiare insieme anche le 107 primavere.

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