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Arrestato spacciatore
di hashish e di cocaina

Le sostanze stupefacenti sequestrate
Le sostanze stupefacenti sequestrate
Le sostanze stupefacenti sequestrate
Le sostanze stupefacenti sequestrate

Arrestato con mezzo chilo di hashish e 25 grammi di cocaina un marocchino residente a Santo Stefano di Zimella. Operazione antidroga delle Fiamme Gialle di Vicenza, nel piccolo Comune dell’Adige Guà, ai confini col vicentino. Nell’ambito di un’indagine del Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza contro il traffico di sostanze stupefacenti nella provincia berica, denominata «Slash», i finanzieri si sono spostati a Santo Stefano dove tenevano d’occhio un ventisettenne noto alle forze dell’ordine per detenzione di stupefacenti e riciclaggio di denaro. E.S.K., queste le iniziali del giovane, è ufficialmente residente a La Spezia ma di fatto vive a Santo Stefano. Dopo giorni di pedinamenti, ieri il blitz. I finanzieri hanno visto l’uomo consegnare un sacchettino a un connazionale, T.S., 32 anni, di Lonigo. Sono intervenuti fermando E.S.K. e perquisendolo: il giovane aveva oltre mezzo chilo di hashish, in ovuli, e 25 grammi di coca in 4 sacchetti. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno perquisito anche l’appartamento dove E.S.K. abita. Grazie al supporto dell’unità cinofila, i finanzieri hanno trovato altri 300 grammi di hashish, sia in ovuli che in panetti, e 160 grammi di cocaina in sasso. Infine, in un armadio della camera da letto, sono stati trovati 5.000 euro in contanti, sequestrati con la droga quale probabile provento dello spaccio.

E.S.K., nonostante sia regolarmente in Italia da più di 6 anni, non risulta abbia mai dichiarato redditi, né che lavori; ha già avuto precedenti per droga e riciclaggio, essendo stato trovato in possesso di alcuni grammi di coca e di 10 mila euro in contanti.

Anche l’acquirente è stato controllato: aveva appena comprato 10 grammi di coca per consumo personale. Il magistrato della Procura di Verona, Valeria Ardito, ha disposto l’arresto e il trasferimento in carcere di E.S.K.; il cliente è stato denunciato a piede libero. Ancora una volta la Bassa veronese conquista la ribalta per traffico e consumo di droga. Non si è ancora spento lo scalpore per l’arresto, in aprile, del cinquantaduenne di Colognola che aveva avviato, in centro, un vero e proprio vivaio di marijuana, con oltre 400 piante, controllato a distanza con lo smartphone. Il «coltivatore» di cannabis fu scoperto e arrestato dai carabinieri di Cologna e Legnago. Secondo il Comando di Vicenza, le indagini sullo spaccio rivelano un ingente smercio di hashish e di coca ad opera di organizzazioni criminali.

Paola Bosaro

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