Anziani coniugi rapinati in casa da due uomini col volto coperto

Hanno sentito suonare alla porta e sono andati ad aprire tranquillamente credendo che si trattasse di un familiare o un conoscente passato a salutarli. Invece, quella scampanellata insistente, che intorno all’ora di cena di un sabato come tanti altri ha spezzato all’improvviso il silenzio nella loro casa immersa nelle campagne di Correzzo, alla periferia di Gazzo, si è trasformata seduta stante in una visita da brividi per due anziani coniugi. La coppia, lui di 88 anni e lei di 85, si sono infatti trovati di fronte due individui con il volto coperto che impugnavano un piede di porco. E per i pensionati è iniziata così una mezz’ora da brividi in balia dei banditi, che li hanno minacciati per rovistare indisturbati in tutte le stanze. Fortunatamente senza aggredirli, com’era invece capitato la sera di Ferragosto ad una 59enne di Castagnaro, presa a pugni e derubata nella sua villetta sempre da malviventi armati di piede di porco. Quindi i rapinatori sono fuggiti con in tasca una manciata di euro e qualche gioiello di modico valore, lasciando marito e moglie sotto choc. L’IRRUZIONE. Mancavano pochi minuti alle 19.30 quando due uomini incappucciati si sono presentati nell’abitazione di via Levà di Sotto dove vivono C.B. e sua moglie A.V., che a quell’ora avevano già cenato. Gli ultraottantenni si trovavano nel salottino affacciato sull’ingresso e non aspettavano nessuno visto che i loro cari erano già passati a trovarli nel pomeriggio. La sorpresa è stata quindi doppia quando, di punto in bianco, sono stati assaliti da due individui travisati - quasi sicuramente stranieri anche se le vittime, complici il trambusto, l’agitazione e l’età avanzata, non sono riusciti a riferire con precisione il loro accento - che con tutta probabilità avevano scelto con cura, nei giorni precedenti, l’obiettivo da colpire. Il casolare, benché si trovi vicino ad un’altra abitazione, è situato infatti in una zona isolata, raggiungibile attraverso un vialetto, che sconfina nelle campagne della frazione di Gazzo. E hanno avuto perciò gioco facile con due persone fragili, violate nella loro intimità, che hanno assistito impotenti, con il cuore che batteva a mille, ad una razzia simile a quelle sentite e viste tante volte alla televisione. Una rapina fotocopia, quanto a modalità, di quella messa a segno solo pochi giorni prima a Castagnaro, a 35 chilometri di distanza, che ha riacceso l’allarme dopo la tregua seguita all’arresto della banda autrice nel 2017 di numerose rapine nelle case della Bassa. I malviventi, tenendo sotto scacco la coppia con il levachiodi in ferro utilizzato abitualmente dai ladri per forzare le serrature, hanno setacciato il casolare svuotando cassetti e armadi. Il tutto sotto gli occhi atterriti degli anziani coniugi, che hanno temuto il peggio fino a quando è finito l’incubo con la fuga precipitosa dei banditi, costretti ad accontentarsi di un magro bottino. Che, per le vittime, aveva però un grande valore affettivo. I SOCCORSI. Non appena i rapinatori hanno lasciato l’abitazione la coppia ha atteso qualche minuto per accertarsi che se ne fossero andati definitivamente. Quindi, visibilmente scossi e tremanti, si sono precipitati a chiedere aiuto ai vicini, che hanno avvisato subito il 112 e i familiari della coppia. Sul posto si sono quindi precipitati i carabinieri della stazione di Gazzo con i colleghi della Compagnia di Legnago, che hanno eseguito i rilievi. Ma dei malviventi, dileguatisi probabilmente a bordo di un’auto parcheggiata nelle vicinanze, ormai non c’era più traccia. Le ricerche sono tuttora in atto e non è escluso che i banditi entrati in azione a Correzzo siano gli stessi che hanno picchiato e derubato la 59enne di Castagnaro, costretta a rivolgersi alle cure del Pronto soccorso per le lesioni rimediate al volto e all’orecchio. É andata invece meglio ai coniugi ultraottantenni che, malgrado siano stati minacciati e spintonati, sono usciti illesi dall’assalto tra quelle mura dove abitano da una vita e dove finora si sentivano tranquilli. Anche se è stato comunque necessario far intervenire in via Levà di Sotto un’ambulanza: la signora, vuoi per la tensione vuoi per un comprensibile crollo psicologico dopo lo scampato pericolo, si è sentita male. Ma, fortunatamente, si è poi ripresa e non è stato necessario ricoverarla in ospedale. LO SCIPPO. I due anziani coniugi non sono stati però gli unici a finire, sabato scorso, nelle grinfie dei banditi. I quali, forse per ripinguare lo scarso valore della refurtiva racimolata a casa della coppia, hanno pensato bene di scippare una donna incontrata strada facendo mentre scappavano. Percorse poche centinaia di metri, i malviventi - le circostanze inducono a ritenere che siano gli stessi reduci dalla rapina nel casolare di via Levà di Sotto - si sono infatti imbattuti, sempre a Correzzo, in una signora di 75 anni, residente nella zona, che indossava un collier d’oro. E la loro attenzione si è concentrata immediatamente sulla pesante collana della donna. Tanto che, dopo aver fermato bruscamente l’auto, si sono avvicinati all’anziana e, con un colpo di mano, le hanno strappato il gioiello. Dopodiché sono ripartiti senza dare nemmeno il tempo alla malcapitata di rendersi conto di essere stata derubata. In questo caso, i banditi hanno agito a volto scoperto. E dalla testimonianza della pensionata potrebbero arrivare perciò altri indizi preziosi ai carabinieri per incastrare la banda. • © RIPRODUZIONE RISERVATA