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Tragedia di Arcole, il ricordo

Anna, Michel,
Enrico e Nico:
4 cuori per loro

Tragedia di Arcole, il ricordo
I cuori collocati dai genitori nel rondò dove morirono i loro figli
I cuori collocati dai genitori nel rondò dove morirono i loro figli
I cuori collocati dai genitori nel rondò dove morirono i loro figli
I cuori collocati dai genitori nel rondò dove morirono i loro figli

 

«Ricordare in pubblico è sempre più difficile: quello che è accaduto quella notte è una ferita aperta nel nostro cuore». Questo il pensiero comune dei genitori di Anna Koudiakov, Michel Casarotto, Enrico Boseggia e Nico Bottegal a quattro anni dall’incidente alla rotonda di Arcole che ha stravolto per sempre le loro vite. Per questo, nel quarto anniversario dello schianto che in pochi secondi spense tragicamente i sorrisi di quattro giovani, le famiglie e gli amici di Anna, Michel, Enrico e Nico hanno voluto una cerimonia più intima e silenziosa rispetto agli altri anni, senza musica né discorsi.

Nella notte fra il 9 e il 10 novembre del 2013, un’Audi A3 guidata a forte velocità da un uomo che aveva bevuto troppo piombò su una Golf con cinque adolescenti a bordo, guidata dal 19enne Boseggia, la schiacciò e la spinse all’interno del rondò di Arcole, sulla provinciale Nuova Padovana, uccidendo tre ragazzi sul colpo e ferendone gravemente due. Tre giorni dopo morì anche il quarto ragazzo, il 16enne Michel, mentre l’unica sopravvissuta fu Sara Sinigaglia, allora 15enne. La ragazza subì una serie di interventi chirurgici ma si riprese, nonostante le cicatrici sul corpo e le ferite psicologiche che la accompagnano ancora oggi da quella fatidica notte.

Un anno dopo la morte dei quattro amici, il Comune di Arcole fece realizzare quattro piccole stelle di marmo, su cui sono inserite le foto dei giovani e sono incisi i loro nomi, e le fece collocare all’interno della rotonda, per ricordare che «la luce che Anna, Michel, Enrico e Nico avevano dentro di sé non si è spenta nell’incidente ma permane ancora oggi nei ricordi dei loro familiari e di chi li aveva conosciuti».

La scorsa settimana, nella notte fra il 9 e il 10 novembre, una quarantina di persone si sono trovate nel piazzale del negozio «Dalli Cani». In silenzio, metà gruppo ha attraversato la provinciale e si è fermato davanti alle quattro stelle per porgere una rosa su ciascuna lapide. Poi i genitori hanno infisso nel prato quattro cuori rossi in metallo per rinnovare il ricordo di un legame profondo con i propri figli che la morte non ha spezzato, ma che si rinnova ogni giorno nell’amore che unisce indissolubilmente i quattro angeli ai loro cari.

Paola Bosaro

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