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Alloggio sovraffollato
sgomberato dai vigili

Undici persone occupavano un appartamento in centro a Salizzole che poteva ospitarne al massimo quattro. Titolare di un regolare contratto di affitto, un giovane di origini marocchine di 26 anni, che aveva esteso però l’ospitalità ad un numero eccessivo di connazionali. Venendo così meno ai requisiti abitativi che prevedono un rapporto tra il numero degli occupanti e la superficie dell’immobile volto a garantire le condizioni igieniche e il benessere degli inquilini. Da mesi l’immobile era controllato e, grazie anche alle segnalazioni di alcuni residenti che avevano notato uno strano via vai, quelli che all’inizio erano sospetti si sono via via trasformati in certezze.

Così, l’altra mattina, è scattato il blitz da parte degli agenti della Polizia locale di Bovolone, coordinati dal comandante Marco Cacciolari, con il supporto dei carabinieri di Bovolone con il loro comandante Antonio Bortolozzo. L’operazione di parziale sgombero è avvenuta all’alba, intorno alle cinque, in un palazzo al civico 220 di via Roma, dove sono state rilevate «precarie condizioni igieniche derivanti dal sovraffollamento e dalla stabile permanenza degli occupanti». Al momento del sopralluogo sono stati trovati 11 nordafricani con un’età variabile tra i 20 e i 30 anni. «All’interno dell’appartamento sono stati rinvenuti diversi materassi per terra e indumenti che facevano presupporre una permanenza fissa e non provvisoria», riferisce il comandante Cacciolari. «Si è poi proceduto all’identificazione di tutti gli occupanti, due dei quali sono risultati irregolari. Uno di questi è stato poi denunciato perché aveva precedenti giudiziari.

Il sindaco Mirko Corrà, in tarda mattinata, ha poi emanato un’ordinanza che dispone «il mantenimento a quattro unità del numero massimo di occupanti, come stabilito dall’attestazione di idoneità abitativa rilasciata dalla Polizia locale». Il proprietario dell’immobile, residente in paese, è stato contattato ma non risultava al corrente di quando succedeva nell’alloggio locato. «Era da tempo che avevano il sospetto che in quelle stanze ci fosse una situazione di irregolarità, ma sono serviti mesi di appostamenti e accertamenti per averne la certezza», riferisce il sindaco. «La nostra non è una politica di ostruzionismo ma le regole vanno rispettate, specie se di mezzo ci sono rischi sanitari».

Lidia Morellato

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