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Allagamenti in tutta via Albero «È la quarta volta in 45 giorni»

Allagamenti in via Albero
Allagamenti in via Albero
Allagamenti in via Albero
Allagamenti in via Albero

Le acque del fossato esondano allagando cortili, giardini e un tratto di strada ma stavolta non è colpa di una bomba d’acqua. Le abbondanti piogge cadute nella notte fra giovedì e venerdì hanno portato alla tracimazione di uno scolo in via Albero, invadendo la carreggiata e l’area esterna di alcune abitazioni che sorgono in prossimità dell’incrocio con la provinciale 20 che da Salizzole conduce a Nogara. Di questi tempi, potrebbe sembrare un episodio di allagamento all’ordine del giorno, se non fosse che a segnalarlo, inviperiti, sono alcuni residenti della zona che lo attribuiscono alla chiusura di uno scolo privato da parte di un vicino. C’è quindi il sospetto che i disagi subiti possano essere il frutto di un’azione originata dal contrasto tra vicinato. «È il quarto episodio in un mese e mezzo», tuona Paolo Micheletti che risiede al civico 398 di via Albero, «abito qui da tre generazioni e cose del genere non sono mai accadute; non ne possiamo davvero più anche perché ogni volta dobbiamo accollarci le spese degli interventi dei terzisti che chiamiamo per aspirare l’acqua». Molto arrabbiato per i disagi subiti in questa e altre occasioni è anche Fernando Bertoli, vicino di Micheletti. «Ricordo bene che la prima volta è successo il 16 luglio e, in quella occasione, il nostro vicino di casa ci ha detto di aver chiuso lo scolo che si trova proprio sul confine tra la mia e la sua proprietà e che riceve le acque di tutta la borgata dell’Albero. Da allora ogni volta che piove succedono questi disastri». «Prima della chiusura dello scolo privato» aggiunge, «situato in una posizione più alta rispetto alle abitazioni allagate, le acque si disperdevano nei campi ma dopo la sua chiusura defluiscono verso la parte più bassa della borgata». Lì si trova il l’abitazione di Vanni Micheletti, fratello di Paolo e vivaista titolare dell’azienda Concaverde. È lui ogni volta a subire i danni maggiori. Anche stavolta, è un’imponente massa di acqua quella che ricopre l’ampia area esterna della sua azienda dove sono collocate diverse piante secolari di ulivo in vaso. «Ogni volta il mio cortile viene inondato con 30-40 centimetri di acqua e temo per le mie piante», afferma Micheletti, «solo fra qualche mese saprò se sono sopravvissute alle frequenti esondazioni e la perdita sarebbe un danno enorme, senza contare che ogni volta dobbiamo arrangiarci e sborsare 300-400 euro per bonificare le aree allagate». Esasperati da questa situazione i residenti di via dell’Albero si sono rivolti anche al sindaco di Salizzole. «Ho recepito la segnalazione dei privati, la faccenda è delicata», ha riferito il sindaco Mirko Corrà, «c’è un contenzioso in corso tra privati ai quali chiedo che prevalga il buonsenso, intanto io mi sto muovendo per la parte che mi compete». «Con i vigili, i carabinieri e i nostri tecnici», ha aggiunto, «abbiamo fatto verifiche per valutare un eventuale coinvolgimento degli enti pubblici visto che l’acqua ha raggiunto anche gli impianti di illuminazione. Una volta verificato, il danno pubblico il Comune chiederà i danni ai responsabili». •

L.M.

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