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Alla prima campanella
nuovi soffitti in classe
Stanziati 200mila euro

L’istituto superiore Leonardo Da Vinci di Cerea
L’istituto superiore Leonardo Da Vinci di Cerea
L’istituto superiore Leonardo Da Vinci di Cerea
L’istituto superiore Leonardo Da Vinci di Cerea

Il bilancio della Provincia del 2017 prevede uno stanziamento di 630mila euro per interventi sui controsoffitti e i corpi illuminanti di alcuni istituti superiori che sono di proprietà della Provincia. Il contributo più consistente è stato assegnato nella Bassa. Sono i 200mila euro per sistemare i controsoffitti dell’istituto statale Leonardo Da Vinci di Cerea. La scuola ospita sette indirizzi: i licei scientifico, sportivo, delle scienze applicate e artistico, e l’istituto tecnico di amministrazione finanza e marketing, sistemi informativi aziendali, turismo. «I lavori», spiega Silvio Gandini, dirigente scolastico reggente fino al prossimo 31 agosto quando andrà in pensione, «sono partiti proprio in questi giorni. Con la Provincia ci siamo messi d’accordo per fare in modo che i cantieri siano chiusi prima della partenza dell’anno scolastico in modo che le attività non vengano intralciate, mi auguro che la promessa sia mantenuta». Per il Da Vinci, l’anno scolastico 2017-2018 sarà molto importante anche per quanto riguarda la questione del «sottodimensionamento», sottolineata anche ieri in conferenza stampa ai palazzi scaligeri dal provveditore allo studio di Verona Stefano Quaglia. La scuola infatti anche quest’anno non ha raggiunto i 600 alunni richiesti per mantenere la propria autonomia e non perdere la presidenza. «Il Da Vinci è una scuola con ottime potenzialità da valorizzare e con oltre 500 iscritti», sottolinea Gandini, «e in ogni caso dovesse perdere l’autonomia, non significa assolutamente che sparirà. Anche se dal punto di vista gestionale c’è una sofferenza, grazie all’ottima collaborazione con il personale, studenti e insegnanti resteranno al loro posto, non c’è nulla di cui preoccuparsi il Da Vinci è una realtà affermata che andrà avanti in qualsiasi caso».

Francesco Scuderi

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