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Addio a Gigi Masin
messo comunale
stroncato a 56 anni

Luigi «Gigi» Masin
Luigi «Gigi» Masin
Luigi «Gigi» Masin
Luigi «Gigi» Masin

Fino all'ultimo aveva sperato di guarire e di poter tornare a lavorare alle dipendenze del municipio di Legnago. Purtroppo, Luigi Masin, 56enne messo di Palazzo de' Stefani, alla fine ha dovuto arrendersi alla terribile malattia che gli era stata diagnosticato due anni fa. Sabato, infatti, il dipendente comunale è deceduto all'ospedale «Sacro Cuore» di Negrar, dov’era in cura da mesi. Figlio dell'ex sindaco comunista, Giuseppe «Bepi» Masin, scomparso nel 2011 dopo aver guidato la città dal 1979 al 1983, «Gigi», come veniva chiamato da parenti e amici, era entrato a far parte dell'organico municipale nel 1987 come operaio. Masin ricoprì tale mansione fino a sei anni fa, quando venne promosso all'ufficio messi, al terzo piano dell'ala nuova del municipio.

Il 56enne era rimasto al lavoro fino all'estate dell'anno scorso, quando il tumore lo aveva costretto ad assentarsi per le cure. Prima di ammalarsi, «Gigi» aveva espresso la volontà di svolgere il nuovo incarico a servizio dell’Ufficio del giudice di pace di Legnago, riaperto la scorsa primavera all’Area Exp di Cerea. «Masin», evidenzia il sindaco Clara Scapin, «aveva anche concluso il corso di formazione per poter prestare servizio nel distaccamento della magistratura della Bassa e mi aveva confessato di essere entusiasta per tale mansione. Era convinto di poter vincere la sua battaglia, purtroppo non ce l'ha fatta». Il funerale di Masin si terrà oggi, alle 15, nel duomo di Legnago. Il messo lascia la moglie Eleonora, i figli Federica, Luca, Andrea e Nicolò, la sorella Lorella e i nipoti Mattia e Davide. I familiari hanno chiesto che, al posto dei fiori, vengano devolute offerte all'Associazione italiana ricerca sul cancro (Airc). F.T.

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