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Dopo il voto la candidata del centrosinistra lascia

Salemi si dimette
«Ma l'alternativa
resta possibile»

Orietta Salemi con Federico Sboarina negli studi di Telearena
Orietta Salemi con Federico Sboarina negli studi di Telearena
Orietta Salemi con Federico Sboarina negli studi di Telearena
Orietta Salemi con Federico Sboarina negli studi di Telearena

«Si dice spesso che un sindaco deve essere il sindaco di tutti. Mi auguro che Federico Sboarina riesca ad esserlo, ma questo dipenderà dalla forza e dall’autonomia che sarà in grado di avere. Non credo che Verona possa rassegnarsi al modello di società chiusa e rancorosa proposto da Matteo Salvini, ad esempio. Verona è forte se riesce a coltivare il suo ruolo centrale nel dialogo con il Veneto, l’Italia e l’Europa». Sono queste le prime righe del documento in cui Orietta Salemi, candidata del centrosinistra alle amministrative vinte da Sboarina del Centrodestra, racchiude alcune riflessioni sulle elezioni amministrative di Verona.

 

 

«Costruire un’alterativa credibile alla destra era e resta possibile - scrive ancora Salemi - ma richiedeva e richiede un orizzonte di tempo lungo e anche l’impegno di nuove energie. Un seme è stato gettato. La stagione che si apre, in città, ha bisogno di protagonisti nuovi - conclude Salemi-. Insieme alle persone che mi sono state più vicine in questa sfida, ho deciso di rassegnare le mie dimissioni dal Consiglio Comunale, dove penso che una nuova leva di amministratori possa porre con il proprio lavoro le basi per il futuro del centrosinistra veronese. Non mi chiamo fuori da questo impegno, ma vi contribuirò con strumenti diversi, senza far mai venire meno l’attenzione ai temi della città di Verona e all’impegno di chi si batte per rinnovarla».

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