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Il fenomeno meteorologico

Il cielo colorato di giallo dalle polveri del deserto. Cosa succede se piove e che rischi ci sono per la salute

Il cielo giallognolo fotografato a Verona
Il cielo giallognolo fotografato a Verona
Il cielo giallognolo fotografato a Verona
Il cielo giallognolo fotografato a Verona

Il cielo si tinge di giallo: è l'effetto di un'eccezionale afflusso di polveri di provenienza sahariana, portato dal vento di scirocco dal Nord Africa, che crea anche una sorta di «filtro» fra noi e il Sole. Una colorazione del cielo partita dal sud Italia e che piano piano si sposta verso il Nord spinta dai venti.

Un pulviscolo che, in caso di pioggia, si potrà depositare su macchine e panni stesi, creando uno strato marroncino.

Le polveri sahariane causano concentrazioni elevate di PM10 e quindi sono dannose per la salute, con possibili bruciori agli occhi e difficoltà a respirare.

Ma non c'è soltanto l'aspetto negativo. Come spiega la pagina di divulgazione scientifica Chi ha paura del buio? «La polvere sahariana non contiene solo polvere ma molto, molto di più ed è fondamentale per molti ecosistemi come la foresta amazzonica. Possono essere presenti-ad esempio- i fossili di alghe come le Diatomee pennate, alghe unicellulari che si costruiscono un sottilissimo guscio di silice. Queste alghe producono da sole il 25% dell'ossigeno che respiriamo, e sono in giro sul nostro pianeta da 145 milioni di anni».

Redazione web

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