<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Inquinamento dell'acqua

Pfas, la Regione
chiede controlli
L'azienda: già fatti

La sede della Miteni a Trissino (Vicenza)
La sede della Miteni a Trissino (Vicenza)
La sede della Miteni a Trissino (Vicenza)
La sede della Miteni a Trissino (Vicenza)

Carotaggi specifici sui terreni della Miteni, per capire la gravità dell’inquinamento da Pfas (le sostanze perfluoroalcaliniche) e individuarne una volta per tutte le responsabilità. È quanto intende fare la Regione Veneto che, ha annunciato il presidente Luca Zaia, ha adottato una delibera incaricando l’Arpav di contattare la Procura di Vicenza - che ha un’inchiesta aperta sulla vicenda - per avere l’autorizzazione al «piano di caratterizzazione dell’area».

 

Il governatore ne ha parlato stamane, a margine della visita al cantiere dei lavori del bacino di laminazione di Trissino (Vicenza). Il proposito dell’ente di Palazzo Balbi è che l’agenzia ambientale regionale si attivi per una serie di carotaggi su un’area di 67mila metri quadrati, comprendenti sia l’interno che l’esterno della Miteni, l’azienda al centro dell’inchiesta, arrivando a profondità tali (oltre 10 metri) che permettano di avere risposte chiare sulle cause e le ’epochè dell’inquinamento da Pfas.

 

«Viviamo insieme ai sindaci - ha detto Zaia - le difficoltà conseguenti a questa situazione. Fin da quando è emersa quest’emergenza ambientale, la Regione si è immediatamente attivata per la messa in sicurezza delle acque, in particolare con i filtri. Sono stati avviati piani di monitoraggio sanitario sulla popolazione esposta e sui lavoratori della Miteni. Ricordo inoltre che, tutte le carte sono state sempre inoltrate anche alla Procura». «Il nostro impegno continua - ha aggiunto - e tra le iniziative, anche operative, che possono ulteriormente essere messe in campo per ottenere le più approfondite informazioni sullo stato di eventuale contaminazione di tutta l’area interessata, abbiamo dato mandato ad Arpav di elaborare, in accordo con il Comune di Trissino, una dettagliata mappatura delle presenze di inquinamento nel sottosuolo.

 

Si tratta di una campagna di carotaggi a maglia stretta spinti in profondità, anche fino a 10 metri (sui 67 mila mq. delle aree esterne e interne all’impianto della Miteni). Speriamo che l’azienda aderisca spontaneamente a questo piano di caratterizzazione di tutta l’area». «Diversamente l’Arpav - ha spiegato Zaia - prenderà contatto con la Procura. Il nostro obiettivo è chiarire se ci sono inquinanti nel terreno, dove sono, che cosa sono e se possibile individuare da chi provengono». Con una nota del 25 gennaio scorso, la stessa società Miteni spa aveva informato la Regione che era stata riscontrata la presenza di rifiuti interrati rinvenuti durante l’esecuzione di indagini integrative effettuate lungo l’argine del torrente Poscola, entro la fascia di rispetto idraulica.

 

LA REPLICA DELL'AZIENDA. «Vogliamo confermare al presidente Luca Zaia che Miteni continuerà a collaborare con le istituzioni per ogni approfondimento o accertamento riguardante la caratterizzazione dei terreni», afferma l'azienda in una nota. «Dal 2014 l’azienda ha realizzato, sotto al supervisione e indicazione di Arpa Veneto, oltre 70 carotaggi per analizzare il terreno dello stabilimento e altri 16 carotaggi all’esterno dell’impianto secondo un piano di valutazione condiviso con l'agenzia regionale. Siamo a completa disposizione degli organi ambientali e di controllo per un pieno accesso ai nostri terreni nello spirito di collaborazione che ribadiamo».

ANSA_VEN

Suggerimenti