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Degrado, risse e coltellate Il sindaco chiude il kebab

Il locale di via XXV aprile chiuso dal sindaco per 40 giorni DIENNEFOTO
Il locale di via XXV aprile chiuso dal sindaco per 40 giorni DIENNEFOTO
Il locale di via XXV aprile chiuso dal sindaco per 40 giorni DIENNEFOTO
Il locale di via XXV aprile chiuso dal sindaco per 40 giorni DIENNEFOTO

Il kebab di via XXV aprile, a Cerea, resterà chiuso 40 giorni per disturbo della quiete pubblica e pericolo per l’incolumità dei cittadini. L’amministrazione comunale, con un’ordinanza firmata dal sindaco Marco Franzoni, ha deciso di prendere provvedimenti nei confronti dello «Strada Grill», situato a due passi dal municipio, nel pieno centro della città del mobile. Si tratta di una sorta di fast food gestito da A.S., un 25enne di nazionalità pakistana residente a Bovolone, che ieri si è visto recapitare un documento di quattro pagine con il quale gli è stata notificata la sospensione temporanea della licenza e di conseguenza la chiusura del locale. «Da tempo i residenti della zona», esordisce Franzoni, «lamentavano, attraverso numerose segnalazioni pervenute in municipio, il ripetersi di schiamazzi sfociati in più di un’occasione anche in vere e proprio risse». Negli ultimi mesi si sono verificati, inoltre, gravi episodi. Il primo, annotato in una relazione della polizia locale, era avvenuto lo scorso 23 luglio. Gli agenti, durante un sopralluogo serale, avevano accertato «comportamenti da parte degli avventori del locale in uno stato visibilmente alterato, non consoni al luogo e all’orario». «All’esterno del kebab», prosegue la nota, «non erano rispettate le più elementari norme comportamentali e igieniche, con bottiglie di vetro gettate sul marciapiede». L’altro caso si è verificato invece la settimana scorsa, quando è scoppiata una violenta rissa tra cittadini stranieri sfociata in un accoltellamento, con il trasporto in ambulanza di un ferito all’ospedale. Sul posto, per sedare la colluttazione, erano intervenuti i carabinieri della stazione di Gazzo. Un episodio, pertanto, preoccupante che ha convinto l’amministrazione a prendere provvedimenti, con l’obiettivo di riuscire a stoppare questa escalation di degrado e violenza. Nell’ordinanza si legge che l’attività di via XXV aprile «costituisce un polo di attrazione per consumatori di bevande alcoliche, bevute non solo all’interno ma anche, soprattutto nel periodo estivo, all’aperto e nelle vicinanze del locale». Una consuetudine «che ha dato origine a fenomeni di degrado e allarme sociale, con presunta violazione dei limiti del piano acustico e compromissione della qualità di vita delle persone residenti nel quartiere». Di norma, attraverso l’applicazione dell'articolo 100 del testo unico sulla pubblica sicurezza, la sospensione della licenza è di 15 giorni. L’amministrazione ceretana ha ritenuto invece opportuno usare il pugno di ferro contro il kebab appellandosi «ad esigenze di ordine e sicurezza pubblica specificatamente motivate». Motivo per cui si è arrivati addirittura a 40 giorni. A meno di ricorsi, il locale potrà perciò riaprire i battenti domenica 7 ottobre. «Nonostante sia posizionato nel pieno centro di Cerea», afferma Franzoni, «questo genere di attività evidentemente è frequentata da persone senza rispetto per la civile convivenza. Mi auguro che questo provvedimento possa far cambiare le cose». La rosticceria era già finita nell’occhio del ciclone nel gennaio del 2014, quando un uomo puntò il coltello contro il commesso dell’esercizio commerciale, aperto da pochi mesi, per rapinare l’incasso della giornata, 450 euro, per poi dileguarsi nella notte in sella ad una bicicletta. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesco Scuderi

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