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Ecco le spese «strane» del Comune

Il municipio di Villafranca in cui si preparano acquisti e si saldano le fatture FOTO PECORA
Il municipio di Villafranca in cui si preparano acquisti e si saldano le fatture FOTO PECORA
Il municipio di Villafranca in cui si preparano acquisti e si saldano le fatture FOTO PECORA
Il municipio di Villafranca in cui si preparano acquisti e si saldano le fatture FOTO PECORA

Un paio di pantaloni estivi della divisa ordinaria per un agente della polizia municipale perché «quelli in uso si sono strappati»: 48,80 euro. Una fondina bianca per la collega al posto dell’attuale «deteriorata e non più sicura»: 63,44 euro. Come una brava casalinga, il Comune segna in elenco acquisti da fare e fatture da liquidare per somme che vanno dalle centinaia di migliaia di euro delle grandi opere a pochi spiccioli per acquisti al dettaglio, ogni anno compiendo il miracolo di far tornare i conti al centesimo nel volume di denaro che, tra entrate e uscite, muove oltre 26 milioni di euro. Tra determine dirigenziali e provvedimenti di pagamento pubblicati on-line sul sito municipale spuntano le voci di spesa più disparate da quelle milionarie pagate a stralci - interventi di messa a norma degli edifici pubblici, rifacimento di marciapiedi, sostituzioni di infissi e tinteggiature - alle più «umili» per gli acquisti minuti come la batteria dell’orologio timbratore del Municipio: 63,44 euro per controllare che tutti i dipendenti arrivino puntuali al lavoro e se ne vadano all’ora pattuita. Il marchingegno c’è anche al magazzino comunale per gli operai. Ed è stato appena sostituito per intero: 711 euro. Ma anche il dettaglio, a volte, fa lievitare le cifre. Un banale foglio di carta A4 moltiplicato per tutti gli uffici comunali diventa un colosso di 3.000 risme di carta acquistate con 80 risme di fogli A3 per un totale annuo di 8.698 euro. E il servizio comprende fornitura e consegna ai piani della carta. E la spesa di un francobollo? Poca cosa per una lettera. Ma se si applica sui circa 8.000 verbali l’anno di contestazione di violazioni amministrative alla polizia municipale si arriva a 75mila euro: è la somma pagata a Poste italiane per il servizio di spedizione degli atti giudiziari e per il servizio di avvenuta notificazione e deposito. E ancora, personalizzare e stampare i bollettini di pagamento per l’uso del suolo pubblico costa 268 euro. Duemila euro servono, invece, per acquistare i bollini adesivi da applicare ai bidoni per il servizio di raccolta del verde cui accedono i cittadini a pagamento. Che dire dei bambini dell’asilo nido comunale Il Girotondo che nel mese di luglio hanno mangiato insaccati, carni, prodotti avicoli e generi alimentari per 832 euro (140 per la sola carne), pesce per 405 euro e pane per 60. Il Comune stanzia per il loro carrello alimentare 25mila euro l’anno; 33mila per le scuole materne. E non sono da poco anche le pulizie: l’ultima fattura per il nido è di 3.828 euro. Se ne occupa l’impresa trentina che ha ottenuto l’appalto quinquennale che scadrà nel 2022 per tenere in ordine tutti gli uffici ed edifici comunali, la sede della polizia municipale, la biblioteca, il magazzino e l’ufficio di collocamento per un ammontare di 867mila euro: 173.400 euro l’anno. La fattura del mese di luglio è di 10.620. Come un cittadino, anche il Comune ha uscite legate al suo patrimonio immobiliare, oltre alle utenze: la proprietà della sala Ferrarini e dei posti auto sotterranei nel complesso privato New Metropol, è appena costata 47.618 euro di spese condominiali. C’è poi il carburante per i mezzi comunali: una fattura di 3.528 euro di gasolio e 27 di metano per il mese di giugno. Ma c’era anche un cambio gomme da fare su due mezzi della polizia municipale: 474 euro. E da bravo padre di famiglia, il Comune pensa a tutti: alla caserma dei carabinieri di via Zanini, dove sono in corso i lavori di restauro, serviva un nuovo scaldabagno: 571 euro. In biblioteca la carta plastificata trasparente per ricoprire i libri va via come il pane. Ecco allora dall’ufficio economato l’ok per l’acquisto di copertine per 427 euro, mentre per i due istituti comprensivi di Villafranca e Dossobuono è stata ordinata cancelleria per 1.525 euro. Infine piazza Giovanni XXIII: i quattro lecci appena collocati sono costati 8.360 euro e i copricontatori in lamiera zincata, 2.562. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Maria Vittoria Adami

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