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Coinvolta anche Verona

Mafia a NordEst
Blitz all'alba,
sedici arresti

Coinvolta anche Verona
Un'operazione della Dia (Archivio)
Un'operazione della Dia (Archivio)
Un'operazione della Dia (Archivio)
Un'operazione della Dia (Archivio)

Centro Operativo della Direzione antimafia di Padova ha eseguito 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di altrettante persone, accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio, autoriciclaggio, spaccio e traffico di sostanze stupefacenti.

Altre 4 persone, indagate a piede libero, dovranno rispondere del reato di fraudolenta dichiarazione mediante uso di fatture false.

Gli arresti sono stati eseguiti a Verona, Vicenza, Padova, Rovigo, Venezia, Crotone, Brescia.

 

Questi i nomi delle 16 persone raggiunte da ordinanza di custodia cautelare, in carcere o agli arresti domiciliari: Antonio Bartucca, Giovanni Spadafora, Antonio Giardino, Giuseppe Cozza, Luca Segato, Domenico Carbone, Antonino Cassandro, Roberto Longone, Lorenzo Ceoldo, Vincenzo Giglio, Pasquale Pullano, Saimir Vezi, Domenico Sottile, Nicola Girina, Federico Zambrini, Roberto Longone.

Le ordinanze sono state emesse dal gip di Padova, ed eseguite con l’ausilio di altre articolazioni della Dia, della Squadra Mobile, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. L’Autorità Giudiziaria procedente ha anche disposto il sequestro preventivo, ai fini della confisca per equivalente, dei beni mobili e immobili delle persone coinvolte, per un valore complessivo di oltre 800.000 euro. I reati contestati alle 16 persone finite agli arresti (sette in carcere e nove ai domiciliari) nell’ambito dell’operazione della Dia di Padova di stamane sono di associazione a delinquere finalizzata a riciclaggio, auto-riciclaggio, falsa fatturazione e traffico di stupefacenti.

I proventi del riciclaggio erano infatti spesi per l’acquisto di stupefacenti e armi. Gli investigatori hanno sequestrato complessivamente beni per 800 mila euro tra immobili, automobili, stupefacenti, armi, moto. Tre delle persone in manette compaiono già tra gli arrestati di una recente operazione dalla Dda di Catanzaro, chiamata «Stige», in cui veniva contestato agli indagati il 416 bis.

I tre in Veneto erano incaricati di dare appoggio logistico alle cosche della ’ndrangheta ma anche di fare affari infiltrandosi negli appalti pubblici e nelle attività commerciali della regione.

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