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Oltre 700 morti in Mozambico

Ciclone Idai,
partono da Verona
i primi aiuti

Oltre 700 morti in Mozambico
Preparativi al terzo stormo (Zegarelli)
Preparativi al terzo stormo (Zegarelli)
Terzo stormo in partenza per Mozambico (video Pecora)

In partenza in questo momento da Verona Villafranca, dalla base del terzo stormo, il Boeing dell’Aeronautica militare con a bordo l’ospedale da campo e parte del team medico che compone la missione diretta a portare aiuti alle popolazioni del Mozambico colpite dal ciclone Idai.

 

«Le notizie che continuano ad arrivare dal Mozambico, colpito insieme allo Zimbabwe e al Malawi dal ciclone Idai e da catastrofiche alluvioni, sono sconvolgenti. Da venerdì sono in costante contatto con il Dipartimento Protezione Civile, la Farnesina e la Difesa per coordinare le operazioni di aiuto alla popolazione, che rientrano in una missione di assistenza internazionale nata su richiesta della Commissione Europea agli Stati membri». Lo scrive il premier Giuseppe Conte in un post su Facebook. «Si tratta della struttura sanitaria messa a disposizione dalla Regione Piemonte, di cui i primi 13 medici sono partiti ieri mattina con un C-130J da Pisa verso la capitale Maputo. La missione prevede anche la presenza di un team di esperti del Dipartimento della Protezione civile, con ruolo di coordinamento», spiega il capo del governo.

 

 

In Zimbabwe i morti accertati sono 259, 56 in Malawi, che portano il bilancio complessivo a 729 vittime. Il coordinatore dell’ufficio per gli Affari umanitari dell’Onu (Ocha), Sebastian Rhodes Stampa, sottolinea che «dovremo attendere finché le acque non si ritireranno per sapere quanto ampio sia il bilancio dei morti in Mozambico. L’Onu poi lancia l’allarme sui fiumi Buzi e Zambezi «che rischiano di rompere nuovamente gli argini».

 

Migliaia di persone sono ancora intrappolate tra le inondazioni, mentre i centri di assistenza hanno appena iniziato a ricevere gli aiuti, a una settimana dal disastro. Molte zone sono irraggiungibili e gli elicotteri a disposizione »pochi«.

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