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TRAGEDIA E POLEMICHE

Ponte di Genova,
esperti avvertirono
«Crollerà»

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Il Ponte Morandi prima e dopo il crollo
Il Ponte Morandi prima e dopo il crollo
La tragedia di Genova

Mentre l'Italia si stringe attorno alle famiglie delle vittime e Genova proclama due giorni di lutto, iniziano le polemiche. Il ponte, avveniristico, si è portato dietro nel corso degli anni molte critiche. Come quella di Antonio Brencich, docente di Costruzioni in cemento armato presso la facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova. In un’intervista del 2016 era stato molto chiaro. Per Brencich il viadotto «ha presentato fin da subito diversi aspetti problematici, oltre l’aumento dei costi di costruzione preventivati». Il professore parlava «fastidiosi alti-e-bassi dovuti a spostamenti differiti delle strutture dell’impalcato diversi da quelli previsti in fase progettuale». Insomma un problema "strutturale", perché «Morandi sbagliò i calcoli», come se «in una nave avesse sbagliato la campata». 

Quattro anni prima, nel 2012, Giovanni Calvini, allora presidente di Confindustria di Genova, profetizzò: «Quando tra dieci anni il Ponte Morandi crollerà, e tutti dovremo stare in coda nel traffico per delle ore, ci ricorderemo il nome di chi adesso ha detto "no"» disse riferendosi al no al progetto della Gronda di Ponente, una bretella autostradale progettata per essere alternativa al viadotto.

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Un crollo ha interessato il ponte Morandi sull’autostrada A10 a Genova. Diverse auto sono incastrate e schiacciate tra le macerie del ponte, mentre alcuni mezzi pesanti sono finiti nel torrente Polvecera. (LE IMMAGINI)

Secondo la Prefettura sono almeno 20 le vittime accertate, tra cui un bimbo, e ci sono diversi feriti gravi in codice rosso. Le auto coinvolte sarebbero una trentina e tre mezzi pesanti. Due persone estratte vive dalle macerie  e trasferite con l’elicottero dei vigili del fuoco all’ospedale San Martino. E' quanto riferiscono fonti dei carabinieri che stanno intervenendo sul posto. In via precauzionale sono state sgomberate alcune palazzine più vicine alla parta di ponte che non è crollata.

 

Anche le squadre cinofile e Usar, gli esperti di ricerca e soccorso tra le macerie urbane, sono state attivate dai vigili del fuoco per intervenire a Genova in seguito al crollo del ponte sull’autostrada A10. Diverse squadre dei vigili sono presenti sul posto e stanno già operando.

Il viadotto collega l’autostrada A10 con il casello di Genova Ovest, da dove si raggiungono il porto commerciale e i terminal dei traghetti per le isole e per le crociere. Il ponte è uno degli snodi principali del capoluogo ligure. Collega infatti la A10, che arriva a Genova dalla Francia e dalla riviera di Ponente, anche con la A7 per Milano. Proprio in virtù di ciò il ponte è spesso interessato da un traffico sostenuto.

Durante le drammatiche fasi del crollo del viadotto Morandi a Genova c’era un violento nubifragio. Una bomba d’acqua si era abbattuta sulla città dalla mattinata. Da ieri sera le previsioni meteo davano una allerta arancione.

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