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a Budapest

Mondiali di nuoto
Pellegrini d'oro
nei 200 stile libero

Federica Pellegrini al termine della gara
Federica Pellegrini al termine della gara
Federica Pellegrini al termine della gara
Federica Pellegrini al termine della gara

Federica Pellegrini ha vinto la medaglia d’oro nei 200 stile libero ai Mondiali di nuoto di Budapest con il tempo di 1.54.73. Argento per l’americana Katie Ledecky e per l’australiana Emma McKeon con 1.55.18, bronzo per la russa Veronika Popova in 1.55.26. Per la fuoriclasse veneta è il podio consecutivo numero sette nella stessa gara.

 

Per la Pellegrini è la terza medaglia d’oro nei 200 stile libero ai Mondiali dopo quelle vinte nel 2009 a Roma e nel 2011 a Shanghai. Alla Duna Arena la campionessa veneta vince il terzo titolo iridato nella sua gara preferita. Prima frazione in 27«22, passaggio a metà gara in 56»41 (29«19), virata dei 150 in 1’25»91 (29«50) per risalire le posizioni e ultima vasca da 28»82 per superare Ledecky, McKeon e Popova prese di infilata. Pellegrini insieme al tecnico federale Matteo Giunta e al ranista Luca Pizzini ha scelto di finalizzare il lavoro in altura, in Sierra Nevada, e rientrare in Italia alla vigilia della partenza per l’Ungheria. Decisione che si è rivelata vincente. Nelle sei precedenti edizioni era stata seconda a Kazan 2015 con 1’55«32 e Barcellona 2013 con 1’55»14, prima a Shanghai 2011 con 1’55«48 e Roma 2009 col record del mondo di 1’52»98 (gommato), terza a Melbourne 2007 con 1’56«97 (dopo aveva stabilito il record mondo in semifinale con 1’46»57, poi migliorato dalla Manadou in finale con 1’55«52) e seconda a Montreal 2005 con 1’58»73.

 

L'INTERVISTA

«Volevo una medaglia ma non pensavo certo all’oro. Questi sono i miei ultimi 200 stile; continuerò a nuotare seguendo un altro percorso». Così Federica Pellegrini, dopo il suo terzo oro mondiale nei 200 stile libero. L’azzurra è per la settima volta consecutiva sul podio iridato. «Adesso posso dire di essere in pace. Volevo una medaglia importante dopo quello che è successo l’anno scorso», ha aggiunta la «Divina» al termine della sue fatiche.

"Non avrei mai pensato che sarei riuscita a ricantare l’inno sul gradino più alto del podio".  La Pellegrini, conferma la sua intenzione di abbandonare i 200 ma allo stesso tempo non esclude possibili ripensamenti. "Giovanni (Malagò, ndr) mi ha detto ma cosa dici, non lo devi dire, ma nella mia testa penso questo poi nella vita vediamo. Vorrei fare la velocista, magari ci ripenserò ma a caldo penso che sarà così". "Per me - aggiunge l’olimpionica - è stato un anno incredibile dopo la vasca corta. Un ringraziamento a tutte le persone che piangevano dopo il quarto posto a Rio e che hanno pianto con me adesso. Grazie a tutti, alla mia famiglia, al mio allenatore, a Giovanni che era qui anche oggi".

 

 

 

IL SINDACO

«Grazie campionessa, tutta la città di Verona è con te». Lo ha detto il sindaco di Verona, Federico Sboarina, commentando il trionfo ai Mondiali di Budapest di Federica Pellegrini, che da anni vive e si allena a Verona. «Federica - ha aggiunto - ha regalato oggi allo sport italiano un’altra enorme gioia, il suo Oro di Budapest è un traguardo costruito con tenacia negli anni e con i tanti allenamenti nella nostra città». «Siamo orgogliosi di lei - ha sottolineato Sboarina - e della leggenda che ha saputo diventare nel nuoto, un vanto che come sindaco vivo con grande emozione e con altrettanta partecipazione». «Ho conosciuto Federica Pellegrini anni fa, da assessore allo Sport - ha continuato - e da allora non ho mai smesso di apprezzare la sua forza». «Adesso, la aspetto a Verona, sua città di adozione, dove la accoglieremo con tutti gli onori che merita la sua impresa» ha concluso Sboarina.

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