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Marta a casa
tra applausi
e commozione

Marta Scomazzon
Marta Scomazzon
Bassano, il ritorno a casa di Marta (Video Ceccon)

BASSANO.

Marta Scomazzon è tornata a casa (IL VIDEO). Ieri pomeriggio i medici dell’ospedale San Bassiano hanno scelto di dimettere la giovane studentessa, rimasta ferita nell’attentato sulla Rambla di Barcellona, costato la vita al fidanzato Luca Russo. Erano le 17.45 quando l’ambulanza del Suem con la ragazza è arrivata davanti alla villetta a schiera di via Motton. Sul veicolo anche la madre. Papà Mirco, che aspettava a casa, ha accolto la figlia spingendo la carrozzina sulla quale si sposterà fino a quando non le sarà tolto il gesso alla gamba sinistra, perché la caviglia è fratturata in più punti. Davanti a casa Scomazzon c’erano alcuni vicini, tutti i parenti più stretti di Marta, e anche qualche amico arrivato a darle il bentornata. I ricci capelli raccolti in uno chignon, una maglietta azzurra col simbolo di un’associazione benefica che si occupa di bimbi bisognosi, pantaloncini neri a pois bianchi, appena è stata fatta accomodare sulla carrozzina ha salutato tutti con un sorriso che non nascondeva la comprensibile stanchezze di giornate di grande tensione emotiva. È bastato questo a far scattare un lungo applauso di incoraggiamento al quale hanno partecipato anche i sanitari del San Bassiano, commossi pure loro. E la ragazza si è sciolta in lacrime. La giovane continuerà a usufruire del supporto psicologico garantito dalla psicologa Daniela Saporiti, individuata dall’Associazione EMDR Italia, incaricata dal Ministero degli Esteri-Unità di Crisi della Farnesina, per le persone esposte all'attentato terroristico di Barcellona. Il supporto specialistico continuerà in questa fase in modo da facilitare l’elaborazione degli aspetti più traumatici della tragedia di cui è stata vittima, per favorire il recupero e il ritorno ad una normalità con più serenità. Nel frattempo davanti alla lapide di Luca si aggiungono fiori e pensieri lasciati dai tanti cittadini che ogni giorno passano a portargli un saluto. L’ingegnere di 25 anni riposerà al cimitero di Santa Croce, fino a quando la Procura di Roma non chiuderà il fascicolo per omicidio che purtroppo porta scritto anche il nome del bassanese. Quando arriverà il nullaosta si potrà procedere alla cremazione.

 

Francesca Cavedagna

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