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Il Vinitaly e Londra

La Brexit non sbarra
la strada
al vino italiano

Uno stand del Vinitaly
Uno stand del Vinitaly
Uno stand del Vinitaly
Uno stand del Vinitaly

Il Regno Unito si allontana dalla Ue ma non dal vino italiano, secondo il monitoraggio Vinitaly. «A Vinitaly sono già stati registrati 400 nuovi buyer del Regno Unito mai venuti a Vinitaly, che si aggiungono agli oltre 500 presenti ogni anno». Lo ha detto, oggi in occasione dell’avvio ufficiale del processo di uscita di Londra dall’Unione Europea, il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani.

 

«Ovviamente - ha proseguito - è presto per prevedere cosa sarà del nostro vino nel secondo Paese importatore al mondo, ma ritengo che i freni commerciali non convengano a nessuno. Il Regno Unito esporta verso l’Ue l’equivalente annuo di 2,1 mld di euro in liquori e distillati e importa dal Continente 1 mld di bottiglie di vino per 2,6 mld di euro. Un business, quello del vino Ue, che per la Wine and Spirit Trade Association (Wsta) britannica vale nel Regno Unito il 55% di un settore da quasi 20mld complessivi di euro».

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