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BUTTAPIETRA. Si arricchisce di un nuovo capitolo la storia della giovane che sfidò i pregiudizi e tese la mano al gruppo giunto in paese. Poi entrò nella giunta Moretto

L’angelo dei
profughi migrante
a Parigi

Eleonora Filippi in un’assemblea pubblica FOTO PECORA
Eleonora Filippi in un’assemblea pubblica FOTO PECORA
Eleonora Filippi in un’assemblea pubblica FOTO PECORA
Eleonora Filippi in un’assemblea pubblica FOTO PECORA

Parigi val bene l'abbandono, della carica di assessore. Eleonora Filippi da lunedì sera non è più assessore del Comune di Buttapietra, in seguito alla sua decisione di trasferirsi nella capitale francese. Un cambio di residenza che costituisce, anche, un cambio di vita. Filippi era stata eletta in consiglio comunale nel giugno del 2016, quando non aveva ancora 25 anni. Vera e propria carneade della politica, era diventata nota quando, nel bel mezzo di un'infuocata assemblea pubblica, aveva annunciato la sua disponibilità ad insegnare gratuitamente l'italiano agli africani che, in qualità di richiedenti asilo, erano da qualche giorno ospiti di un albergo del paese. Una disponibilità a cui poi ha dato seguito, partendo nelle sue lezioni dai numeri. Quelli che è possibile contare giocando a tirarsi una palla. In seguito a questa sua iniziativa, qualche settimana dopo l'allora studentessa, era iscritta a Filosofia a Trento, è stata invitata a candidarsi. «Mi avevano contattato due delle formazioni in lizza alle amministrative e, a dire il vero, io ho chiesto ai loro rappresentanti se fossero davvero convinti di quello che mi proponevano», ricorda Eleonora. «Pensavo che le mie posizioni non fossero ben viste in paese», precisa.Invece, avendo accettato di entrare nella lista che poi sarebbe risultata vincitrice, Eleonora Filippi si è trovata a fare i conti con quello che si è rivelato come un successo. Con 107 preferenze, infatti, è risultata la seconda più votata della sua formazione, dietro solo a Sabrina Argentati, che poi è diventata vicesindaca. Un exploit per lei imprevisto, in seguito al quale è stata nominata assessore dalla sindaca Sara Moretto, che l'ha delegata a seguire politiche giovanili e sociali, pari opportunità, informazione, comunicazione e rapporti con le frazioni. «Per me è stata l'occasione di mettere in pratica quello che stavo studiando in filosofia politica e di avviare alcune iniziative che, specie per quanto riguarda le politiche giovanili, prima a Buttapietra non esistevano», racconta. Intanto, a marzo del 2017, l'assessora si è laureata, ed ha iniziato a pensare al suo futuro. «Anche grazie all'esperienza amministrativa, ho capito che mi sarebbe piaciuto fare esperienza nel mondo del volontariato e, una volta scoperto che c'era la possibilità di partecipare ad un progetto che si sarebbe svolto a Parigi, ho deciso di prepararmi a partire», dice.Una scelta che non era certo scontata, perché Eleonora non aveva mai studiato il francese, ma che è anche dovuta al fatto che, non avendo fatto da studentessa l'Erasmus, ci teneva a fare un'esperienza all'estero. «E poi», racconta, «quando nel dicembre del 2017 sono stata per una vacanza a Parigi ho sentito, come mai mi era accaduto, di essere già parte di quella città».«Ho iniziato facendo compagnia e dando assistenza agli anziani ed adesso collaboro anche con un'associazione che opera nella parrocchia di Saint-Eustache, che offre aiuto ai barboni», continua la Filippi. Poi, non nasconde certo che per vivere fa anche un lavoro da cameriera. «Sono arrivata a Parigi il 20 giugno scorso e già dieci giorni dopo ho iniziato a prendere servizio in un ristorante italiano, dove ho potuto imparare la lingua e prendere davvero confidenza con una nazione nella quale ero arrivata senza avere nessun aggancio», spiega.Tutto si può dire dell'ormai ex-assessora di Buttapietra, tranne mettere in dubbio che abbia carattere. Carattere e serietà, peraltro, visto che da quando ha messo piede a Parigi ha rinunciato agli emolumenti da membro di Giunta, pur mantenendo temporaneamente la carica assessorile. «Avrei dovuto restare in Francia tre mesi, ma poi ho deciso di continuare questa esperienza, puntando a svolgere in futuro delle attività inerenti alla mia formazione», racconta. Così, ora che è tornata per qualche giorno a casa, ha deciso di lasciare la carica di assessore. Carica che lunedì sera la prima cittadina ha attribuito a Claudio Albi, cinquantatreenne che insegna religione nelle scuole superiori. Eleonora Filippi non ha però abbandonato il Consiglio comunale, «visto che con le attuali tecnologie è possibile essere sempre in contatto», né l'idea di fare politica. «Forse fa parte del mio essere», conclude Filippi, «ma intanto penso soprattutto all'esperienza di vita che sto vivendo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luca Fiorin

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