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Mai durato così a lungo

Il Palio si tinge
di gialloviola
e segna un record

La contrada San Giorgio in gialloviola festeggia la vittoria FOTOSERVIZIO DI LUIGI PECORAUn momento del difficile assalto al castello, saponatoA testa in giù per svuotare l’acqua recuperata in piscina
La contrada San Giorgio in gialloviola festeggia la vittoria FOTOSERVIZIO DI LUIGI PECORAUn momento del difficile assalto al castello, saponatoA testa in giù per svuotare l’acqua recuperata in piscina
La contrada San Giorgio in gialloviola festeggia la vittoria FOTOSERVIZIO DI LUIGI PECORAUn momento del difficile assalto al castello, saponatoA testa in giù per svuotare l’acqua recuperata in piscina
La contrada San Giorgio in gialloviola festeggia la vittoria FOTOSERVIZIO DI LUIGI PECORAUn momento del difficile assalto al castello, saponatoA testa in giù per svuotare l’acqua recuperata in piscina

Il Palio di San Lorenzo domenica si è tinto di gialloviola. È stata infatti la contrada di San Giorgio a conquistare il drappo del patrono e la coppa dei vincitori, grazie ai 67 punti conquistati nelle varie gare, disputatesi per un’intera calda giornata, nel parco della Rimembranza.

Un’edizione fiume del palio, iniziata col tiro alla fune alle 11 di mattina e conclusasi con l’ultimo assalto al castello nell’oscurità piena, alle otto di sera. La proclamazione del vincitore è arrivata quasi alle 20.30.

Un palio di «divertimento e sofferenza», lo hanno descritto gli organizzatori. Il presidente della Pro loco, Demetrio Viviani, ha ammesso: «Abbiamo finito tardi e mi dispiace, ma è stata una giornata divertente».

«Ho visto entusiasmo e spirito di collaborazione», ha sottolineato il parroco di Soave, don Stefano Grisi, che ha assisito al suo primo palio, «ma anche tanto sacrificio, soprattutto nei giochi del palombaro e dell’assalto al castello». Gare che i contradaioli dei 10 rioni hanno provato per settimane, alcuni per un paio di mesi, perché contano la tecnica e l’affiatamento per superarle. Ha vinto San Giorgio, che ha tirato fuori l’asso dalla manica nella prova più affascinante: l’assalto al castello, salendo da un telo saponato. Quest’anno ogni contrada doveva salire con 15 concorrenti, in un tempo massimo di 5 minuti. San Giorgio ci è riuscito in meno di tre. Bene si è comportata in questa sfida pure la contrada granata di San Marco, che ha fatto salire 13 concorrenti. Non male nemmeno il borgo dei poeti San Matteo, Ciavegoni, Atletico Buso del Gato e Castelletto con 12 persone fatte entrare nel castello.

San Giorgio ha vinto (e raddoppiato il punteggio grazie al jolly)la sfida di Caronte, in cui si deve trasportare da una sponda all’altra della piscina la squadra su un canotto. Dietro San Giorgio, sono giunti i biancorossi, ossia i Ciavegoni, detentori del palio 2014 (lo scorso anno infatti, non si è disputato per il maltempo).

I Ciavegoni hanno totalizzato 60 punti, 20 dei quali conquistati puntando il jolly nel gioco a sospresa riservato ai bambini, dove hanno prevalso sugli altri. I più piccoli della formazione si dovevano far passare sopra la testa una palla di spugna imbevuta d’acqua, con la quale riempire una tinozza. Terzi i Ciavegoni nel torneo di briscola e secondi nel lancio dell’uovo.

In quest’ultima prova a distinguersi sono stati i contradaioli dell’Atletico Buso del Gato, che hanno concluso il palio al terzo posto, con 57 punti. I ragazzi bianconeri nel lancio dell’uovo sono arrivati fino a 15 metri di distanza, mentre gli uomini hanno sbaragliato il record fermandosi nel lancio a ben 22 metri. Buso del Gato che ha fatto suo anche il tiro alla fune, giocandosi bene il jolly.

La contrà di San Matteo – Borgo dei poeti ha lanciato l’uovo a 17 metri, distanza comunque ragguardevole ed ha vinto il torneo di briscola, riservato agli over 60 anni. San Matteo, la contrada biancoviola, ha concluso al quarto posto con 56 punti. Al quinto posto la frazione di Castelletto, con 44 punti, seconda nel torneo di briscola e terza sia in Caronte, che nell’assalto al castello.

Sesta posizione per El Braio che ha conquistato 42 punti ed ha vinto il gioco del palombaro. Settimo classificato il centro storico, che ha totalizzato 38 punti. Ottave le frazioni neroverdi di Castelcerino e Fittà (37 punti), penultimo posto per il quartiere San Marco (33 punti) ed ultima la frazione di Costeggiola che ha chiuso con 27 punti, ma è giunta seconda nelle prove del Palombaro e di Caronte.

Il Palio di San Lorenzo ha quale particolarità quella della gufata, ossia una contrada in un gioco può puntare il proprio jolly che raddoppia il punteggio in caso di vittoria, ma può anche puntare il gufo su una contrada avversaria e toglierle punti se in quel gioco arriva ultima.

Zeno Martini

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