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"Il giornalista deve essere cane da guardia della democrazia. Non so se sono un pennivendolo o una puttana, ma rivendico con orgoglio il fatto di non piacere". A Circo Massimo, su Radio Capital, Paolo Borrometi, giornalista sotto scorta dal 2014 per le minacce della mafia, commenta così gli attacchi del M5S alla stampa. "Nell'ultimo anno, in Europa sono stati uccisi quattro giornalisti", ricorda Borrometi, "È vergognoso attaccare il giornalismo". intervista di Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto

Libertà di stampa, il giornalista sotto scorta Borrometi: "Attacchi vergognosi, dobbiamo essere molesti"

"Il giornalista deve essere cane da guardia della democrazia. Non so se sono un pennivendolo o una puttana, ma rivendico con orgoglio il fatto di non piacere". A Circo Massimo, su Radio Capital, Paolo Borrometi, giornalista sotto scorta dal 2014 per le minacce della mafia, commenta così gli attacchi del M5S alla stampa. "Nell'ultimo anno, in Europa sono stati uccisi quattro giornalisti", ricorda Borrometi, "È vergognoso attaccare il giornalismo". intervista di Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto