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Chi ha visto "Dieci inverni", opera prima di Valerio Mieli con Isabella Ragonese e Michele Riondino, riconosce da subito il delicato realismo del regista nel raccontare una grande storia d'amore e l'importanza fondamentale che assume il tempo. Anche in "Ricordi?", in uscita il 21 marzo, la relazione tra i protagonisti, interpretati da Luca Marinelli e Linda Caridi, dipende dal tempo: il tempo dei ricordi. Dal primo incontro alla crisi, la storia d'amore tra i due è presentata solo attraverso i ricordi, più o meno falsati dalle emozioni e dai differenti punti di vista dei protagonisti. Così non c'è mai la stessa versione della realtà. All'inizio il mondo malinconico di lui si contrappone a quello allegro e incantato di lei. Ma con gli anni i due cambiano, crescono. Lui grazie all'amore per lei impara la leggerezza. Lei conosce la nostalgia, e si fa più cupa e complessa.Non è un caso che Mieli non dia un nome ai suoi protagonisti, scegliendo un generico lui e lei, perché il vero protagonista è il ricordo nel tempo. Con la sua capacità di raccontare la vita, e quindi una grande storia d'amore, senza mai un'unica visione(a cura di Marisa Labanca)

Luca Marinelli e Linda Caridi in "Ricordi?", il nuovo film di Valerio Mieli

Chi ha visto "Dieci inverni", opera prima di Valerio Mieli con Isabella Ragonese e Michele Riondino, riconosce da subito il delicato realismo del regista nel raccontare una grande storia d'amore e l'importanza fondamentale che assume il tempo. Anche in "Ricordi?", in uscita il 21 marzo, la relazione tra i protagonisti, interpretati da Luca Marinelli e Linda Caridi, dipende dal tempo: il tempo dei ricordi. Dal primo incontro alla crisi, la storia d'amore tra i due è presentata solo attraverso i ricordi, più o meno falsati dalle emozioni e dai differenti punti di vista dei protagonisti. Così non c'è mai la stessa versione della realtà. All'inizio il mondo malinconico di lui si contrappone a quello allegro e incantato di lei. Ma con gli anni i due cambiano, crescono. Lui grazie all'amore per lei impara la leggerezza. Lei conosce la nostalgia, e si fa più cupa e complessa.Non è un caso che Mieli non dia un nome ai suoi protagonisti, scegliendo un generico lui e lei, perché il vero protagonista è il ricordo nel tempo. Con la sua capacità di raccontare la vita, e quindi una grande storia d'amore, senza mai un'unica visione(a cura di Marisa Labanca)