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Alessandro Gassmann da oggi è napoletano. Cittadinanza onoraria a Palazzo San Giacomo per l'attore, che ha dato il volto all'ispettore Lojacono nella serie 'I Bastardi di Pizzofalcone', tratta dagli omonimi romanzi di Maurizio De Giovanni. Qui il discorso integrale. "Napoli è città dove tutto è vitale, umano, in cui tutto trasuda intimità. Voi napoletani - ha detto Gassmann - non avete alcuna forma di privacy e temevo di non poter avere qui i miei momenti di pausa, i miei silenzi e invece qui ho assorbito energia perché passate questa energia a chi vi frequenta, un'energia che - ha concluso - vi deriva dalla vostra straordinaria cultura. Quando torno a Roma, la mia città natia, mi chiedo perchè sono così tesi, lenti stanchi". Napoli "negli ultimi anni è diventata una grandissima novità della mia vita, ne avevo una conoscenza superficiale e invece lavorare qui è stato un viaggio straordinario, un'esperienza di conoscenza e di crescita umana. Non è un caso che qui abbiano trovato modo di svilupparsi in maniera straordinaria la musica e la letteratura, ci sarà un motivo. E' una città aperta ai cambiamenti, ha cambiato pelle tante volte e in un Paese come il nostro che ora ha difficoltà ad aprirsi, che ha paura, questa città può essere di esempio".

Gassmann è napoletano, il discorso integrale: "Napoli, città vitale"

Alessandro Gassmann da oggi è napoletano. Cittadinanza onoraria a Palazzo San Giacomo per l'attore, che ha dato il volto all'ispettore Lojacono nella serie 'I Bastardi di Pizzofalcone', tratta dagli omonimi romanzi di Maurizio De Giovanni. Qui il discorso integrale. "Napoli è città dove tutto è vitale, umano, in cui tutto trasuda intimità. Voi napoletani - ha detto Gassmann - non avete alcuna forma di privacy e temevo di non poter avere qui i miei momenti di pausa, i miei silenzi e invece qui ho assorbito energia perché passate questa energia a chi vi frequenta, un'energia che - ha concluso - vi deriva dalla vostra straordinaria cultura. Quando torno a Roma, la mia città natia, mi chiedo perchè sono così tesi, lenti stanchi". Napoli "negli ultimi anni è diventata una grandissima novità della mia vita, ne avevo una conoscenza superficiale e invece lavorare qui è stato un viaggio straordinario, un'esperienza di conoscenza e di crescita umana. Non è un caso che qui abbiano trovato modo di svilupparsi in maniera straordinaria la musica e la letteratura, ci sarà un motivo. E' una città aperta ai cambiamenti, ha cambiato pelle tante volte e in un Paese come il nostro che ora ha difficoltà ad aprirsi, che ha paura, questa città può essere di esempio".