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Dopo aver ottenuto una fama globale con il ruolo di Jane Hawking ne 'La teoriadel tutto' (per il quale è stata candidata all'Oscar) ed essere entrata a far parte dell'universo di Star Wars (era la protagonista dello spin-off 'Rogue One'), Felicity Jones si è messa alla prova con una delle sfide più impegnative della sua carriera. Nel biopic 'Una giusta causa', in sala dal 28 marzo, la 35enne attrice britannica veste infatti i panni di una giovane Ruth Bader Ginsburg, giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti (oggi 86enne), inserita da Forbes tra le 100 donne più potenti e influenti al mondo. Una donna coraggiosa che, nel corso della carriera, si è sempre battuta per la parità di genere e contro ogni tipo di discriminazione. Non a caso la scrittrice e femminista Gloria Steinem l'ha definita come "la cosapiù vicina a un supereroe che conosco".La pellicola, che segna il ritorno della regista Mimi Leder dietro la macchina da presa dopo 10 anni di silenzio, racconta la gioventù di Ginsburg, che nel 1956 fu una delle nove donne a essere ammesse al corso di Legge dell'Università di Harvard. 'Una giusta causa' esplora il matrimonio di Ruth con il marito Martin (lo interpreta Armie Hammer) e le sue difficoltà in una società profondamente sessista: «Da giovane ha ricevuto più di una porta in faccia e si è scontrata con numerosi pregiudizi, anche per via della fede ebraica. A 21 anni perse il lavoro perché incinta» spiega Jones, che dal magistrato statunitense ha appreso una lezione importante: mai arrendersi. Dopo aver accettato un caso di discriminazione di genere contro un uomo, Ginsburg è riuscita infatti a far riscrivere le leggi che, fino ad allora, avevano sminuito i diritti delle donne.Le riprese del film sono iniziate mentre il movimento #MeToo prendeva forma: «Ruth Bader Ginsburg si è ribellata per difendere le proprie idee e farsi sentire in un mondo che non voleva ascoltarla. Credo che questo sia un argomento particolarmente rilevante, di questi tempi. La sua storia è un'enorme fonte di ispirazione»(di Lorenzo Ormando)

Felicity Jones è Ruth Bader Ginsburg: "Da lei ho appreso una lezione importante, mai arrendersi"

Dopo aver ottenuto una fama globale con il ruolo di Jane Hawking ne 'La teoriadel tutto' (per il quale è stata candidata all'Oscar) ed essere entrata a far parte dell'universo di Star Wars (era la protagonista dello spin-off 'Rogue One'), Felicity Jones si è messa alla prova con una delle sfide più impegnative della sua carriera. Nel biopic 'Una giusta causa', in sala dal 28 marzo, la 35enne attrice britannica veste infatti i panni di una giovane Ruth Bader Ginsburg, giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti (oggi 86enne), inserita da Forbes tra le 100 donne più potenti e influenti al mondo. Una donna coraggiosa che, nel corso della carriera, si è sempre battuta per la parità di genere e contro ogni tipo di discriminazione. Non a caso la scrittrice e femminista Gloria Steinem l'ha definita come "la cosapiù vicina a un supereroe che conosco".La pellicola, che segna il ritorno della regista Mimi Leder dietro la macchina da presa dopo 10 anni di silenzio, racconta la gioventù di Ginsburg, che nel 1956 fu una delle nove donne a essere ammesse al corso di Legge dell'Università di Harvard. 'Una giusta causa' esplora il matrimonio di Ruth con il marito Martin (lo interpreta Armie Hammer) e le sue difficoltà in una società profondamente sessista: «Da giovane ha ricevuto più di una porta in faccia e si è scontrata con numerosi pregiudizi, anche per via della fede ebraica. A 21 anni perse il lavoro perché incinta» spiega Jones, che dal magistrato statunitense ha appreso una lezione importante: mai arrendersi. Dopo aver accettato un caso di discriminazione di genere contro un uomo, Ginsburg è riuscita infatti a far riscrivere le leggi che, fino ad allora, avevano sminuito i diritti delle donne.Le riprese del film sono iniziate mentre il movimento #MeToo prendeva forma: «Ruth Bader Ginsburg si è ribellata per difendere le proprie idee e farsi sentire in un mondo che non voleva ascoltarla. Credo che questo sia un argomento particolarmente rilevante, di questi tempi. La sua storia è un'enorme fonte di ispirazione»(di Lorenzo Ormando)