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Per la <a href="https://d.repubblica.it/moda/2019/02/27/news/christian_dior_sfilata_parigi_autunno_inverno_2019_20-4313236/">collezione prêt-à-porter autunno-inverno 2019</a>, Maria Grazia Chiuri ha voluto una "Toile de Jouy" con un carattere "pungente". Come spiegano i sarti degli atelier Dior, il direttore artistico delle linee femminili della maison ha reinterpretato l'iconica stampa aggiungendo figure di animali volanti, per un effetto leggerezza, e piante grasse che ricordano lontani paradisi tropicali. Non a caso la scena principale del disegno è una mangrovia con accanto un camaleonte. "Il toile de Jouy è stato realizzando usando il cartamodello -  spiegano le sarte degli atelier-, così abbiamo fondi di gonne come negli anni Cinquanta e disegni sui lati come sulle camicie hawaiane" (a cura di Marisa Labanca)

Dior savoir-fair, il Toile de Jouy "pungente" della collezione autunno-inverno 2019

Per la collezione prêt-à-porter autunno-inverno 2019, Maria Grazia Chiuri ha voluto una "Toile de Jouy" con un carattere "pungente". Come spiegano i sarti degli atelier Dior, il direttore artistico delle linee femminili della maison ha reinterpretato l'iconica stampa aggiungendo figure di animali volanti, per un effetto leggerezza, e piante grasse che ricordano lontani paradisi tropicali. Non a caso la scena principale del disegno è una mangrovia con accanto un camaleonte. "Il toile de Jouy è stato realizzando usando il cartamodello - spiegano le sarte degli atelier-, così abbiamo fondi di gonne come negli anni Cinquanta e disegni sui lati come sulle camicie hawaiane" (a cura di Marisa Labanca)