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Cinque anni dopo "Ida", il regista Pawel Pawlikowski sceglie ancora il bianco e nero per riportare lo spettatore indietro nel tempo, nella Polonia degli anni Cinquanta. Un paese dilaniato dalla guerra, dove nascerà l'amore passionale e tormentato tra la giovanissima Zula (Joanna Kulig), ballerina e cantante, e il direttore del coro Wiktor (Tomasz Kot). Due temperamenti opposti: esuberante lei, riservato lui. Idee politiche contrastanti. Eppure destinati ad appartenersi. "Cold War" è la storia di un amore ai tempi della Guerra Fredda, che si perde tra la Polonia, Berlino, la Yugoslavia e Parigi, ma si ritrova continuamente. Candidato agli Oscar come miglior film straniero, sarà nelle sale italiane dal 20 dicembre (a cura di Marisa Labanca)

"Cold War": un amore in bianco e nero, diviso tra passione e barriere politiche

Cinque anni dopo "Ida", il regista Pawel Pawlikowski sceglie ancora il bianco e nero per riportare lo spettatore indietro nel tempo, nella Polonia degli anni Cinquanta. Un paese dilaniato dalla guerra, dove nascerà l'amore passionale e tormentato tra la giovanissima Zula (Joanna Kulig), ballerina e cantante, e il direttore del coro Wiktor (Tomasz Kot). Due temperamenti opposti: esuberante lei, riservato lui. Idee politiche contrastanti. Eppure destinati ad appartenersi. "Cold War" è la storia di un amore ai tempi della Guerra Fredda, che si perde tra la Polonia, Berlino, la Yugoslavia e Parigi, ma si ritrova continuamente. Candidato agli Oscar come miglior film straniero, sarà nelle sale italiane dal 20 dicembre (a cura di Marisa Labanca)