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Chievo, è la partita dell'anno (Telearena)

"Non chiamatela ultima spiaggia". Di Carlo lo dice chiaramente alla vigilia della sfida col Frosinone. "Che sia un importantissimo scontro diretto, non ci sono dubbi", spiega il tecnico a Veronello, "ma le chances salvezza del Chievo non si riducono alla sola gara di domani. Vogliamo vincere, ovvio. Ma per farlo serve avere la testa libera ed essere tutti uniti, determinati e focalizzati sull'obiettivo". Insomma ha il suo bel da fare Di Carlo per caricare ma non troppo una partita che deciderà molto del futuro clivense in attesa del mercato. "Figuratevi se ci pensiamo adesso", taglia corto sulle possibili trattative di gennaio. "Il Chievo è forte così, credetemi. Anche nella sconfitta di Genova ho visto segnali di crescita". Contro il Frosinone di Baroni, però, mancheranno ancora Obi e Cacciatore mentre per Jaroszynski si farà un tentativo nelle ultime ore. Possibile il 4-3-1-2 con Stepinski e Meggiorini in ballottaggio al fianco di Pellissier e la posizione di Giaccherini che dipenderà molto dalle condizioni di Birsa. "Ci vorranno quanti più uomini di qualità possibili per fare risultato", spiega Di Carlo. "Se ci sarà da fare la partita la faremo, se servirà mettere l'elmetto, daremo battaglia. Siamo pronti". Una sorta di derby per il tecnico ciociaro che ci tiene a precisare: "Sono fiero delle mie origini e non ho nulla contro il Frosinone. Alcune mie frasi sono state male interpretate in passato, non avevo intenzione di fare polemiche". Domani, al Bentegodi, fischio d'inizio alle 15:00. L'ultima opportunità per non chiudere il girone d'andata con lo zero nella casella delle vittorie. Davide Cailotto