<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
L'ex ministro degli Interni Marco Minniti all'uscita dalla London School of Economics è stato contestato da un gruppo di studenti dopo una conferenza su “situazione del Mediterraneo, migrazioni e sicurezza”.  In un comunicato dei giovani si legge: "Se ora la gente spara urlando 'Salvini, Salvini!' e l’odio è ufficialmente sdoganato, è anche perché c’è una lunga storia di criminalizzazione delle migrazioni che affonda le sue radici nei governi di centro destra e centro sinistra, e assume infine il suo volto più feroce con le politiche di Minniti sotto il governo Gentiloni prima e Salvini e Toninelli ora".  I contestatori imputano a Minniti di avere sollevato "il supposto rischio per la democrazia posto dai flussi migratori, il codice di condotta per le Ong che ha innescato la loro criminalizzazione, il diritto etnico che ora regola il diritto d’asilo, il Daspo urbano e i sindaci-sceriffi contro i senza tetto". Gli studenti hanno chiesto a Minniti "perché morire in mare dovrebbe essere meno grave che essere torturati o violentati in Libia o morire nel deserto". Lui ha risposto che "entrambe sono morti inaccettabili". All'uscita ha trovato fuori dall'istituto una cinquantina di attiviste ed attivisti con cartelli e mani tinte di rosso.      

Londra, Minniti contestato alla London School of Economics: "Suo governo ha sdoganato ferocia contro i migranti"

L'ex ministro degli Interni Marco Minniti all'uscita dalla London School of Economics è stato contestato da un gruppo di studenti dopo una conferenza su “situazione del Mediterraneo, migrazioni e sicurezza”. In un comunicato dei giovani si legge: "Se ora la gente spara urlando 'Salvini, Salvini!' e l’odio è ufficialmente sdoganato, è anche perché c’è una lunga storia di criminalizzazione delle migrazioni che affonda le sue radici nei governi di centro destra e centro sinistra, e assume infine il suo volto più feroce con le politiche di Minniti sotto il governo Gentiloni prima e Salvini e Toninelli ora". I contestatori imputano a Minniti di avere sollevato "il supposto rischio per la democrazia posto dai flussi migratori, il codice di condotta per le Ong che ha innescato la loro criminalizzazione, il diritto etnico che ora regola il diritto d’asilo, il Daspo urbano e i sindaci-sceriffi contro i senza tetto". Gli studenti hanno chiesto a Minniti "perché morire in mare dovrebbe essere meno grave che essere torturati o violentati in Libia o morire nel deserto". Lui ha risposto che "entrambe sono morti inaccettabili". All'uscita ha trovato fuori dall'istituto una cinquantina di attiviste ed attivisti con cartelli e mani tinte di rosso.