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I fuochi d’artificio sono vietati, gli aquiloni volano al massimo ad altezza uomo. Ma una tradizione del Capodanno a Pechino è rimasta: festeggiare nei templi. Ditan, il tempio della terra, è uno dei più conosciuti della Capitale, e anche in questo primo giorno dell’anno del maiale le famiglie lo hanno preso d’assalto. Bambini, genitori e nonni si abbuffano di dolcetti tipici o spiedini di salsiccia, assistono agli spettacoli degli equilibristi, passeggiano tra le bancarelle di prodotti di artigianato, più o meno autentici. I festival nei templi durano cinque o sei giorni, fino alla fine delle vacanze nazionali. di Filippo Santelli

Capodanno cinese, tra dolci e acrobati i festeggiamenti nel tempio di Ditan

I fuochi d’artificio sono vietati, gli aquiloni volano al massimo ad altezza uomo. Ma una tradizione del Capodanno a Pechino è rimasta: festeggiare nei templi. Ditan, il tempio della terra, è uno dei più conosciuti della Capitale, e anche in questo primo giorno dell’anno del maiale le famiglie lo hanno preso d’assalto. Bambini, genitori e nonni si abbuffano di dolcetti tipici o spiedini di salsiccia, assistono agli spettacoli degli equilibristi, passeggiano tra le bancarelle di prodotti di artigianato, più o meno autentici. I festival nei templi durano cinque o sei giorni, fino alla fine delle vacanze nazionali. di Filippo Santelli