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Nata nel 2017 negli Usa come forma di protesta spontanea, dopo l’elezione del presidente Donald Trump oggi la Women's March è diventata una ricorrenza che si rispetta in diverse città del mondo. È il secondo anniversario della prima manifestazione, nata negli Usa, che radunò 6 milioni di persone. "Siamo qui ancora una volta per manifestare contro la violenza sulle donne. La violenza non è solo fisica ma anche economica, la violenza è anche la tratta delle donne", afferma Elizabeth Farren una delle organizzatrici della Women's March a Roma. Presente anche Loretta Bondi, del consiglio direttivo della Casa Internazionale delle Donne di Roma. "In Italia e non solo, è importantissimo che il movimento delle donne si faccia sentire perché è l'unica opposizione concreta, organizzata alle pratiche sessiste e xenofobe che vediamo in Italia oggi". di Livia Crisafi

Women's March 2019, l'organizzatrice: "A Roma per dire basta a ogni forma di violenza"

Nata nel 2017 negli Usa come forma di protesta spontanea, dopo l’elezione del presidente Donald Trump oggi la Women's March è diventata una ricorrenza che si rispetta in diverse città del mondo. È il secondo anniversario della prima manifestazione, nata negli Usa, che radunò 6 milioni di persone. "Siamo qui ancora una volta per manifestare contro la violenza sulle donne. La violenza non è solo fisica ma anche economica, la violenza è anche la tratta delle donne", afferma Elizabeth Farren una delle organizzatrici della Women's March a Roma. Presente anche Loretta Bondi, del consiglio direttivo della Casa Internazionale delle Donne di Roma. "In Italia e non solo, è importantissimo che il movimento delle donne si faccia sentire perché è l'unica opposizione concreta, organizzata alle pratiche sessiste e xenofobe che vediamo in Italia oggi". di Livia Crisafi