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"Gli uffici non sapevano che la villetta poteva essere demolita". Lo dice il sindaco di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto. Nel 2008 era stata firmata l'ordinanza di demolizione, ma poi un ricorso al Tar dei proprietari aveva fermato tutto. Però il procedimento si era chiuso con un nulla di fatto per inerzia dei ricorrenti e quindi le ruspe potevano partire. "Ma non c'eravamo costituiti perché non abbiamo soldi e nessuno ci ha comunicato la fine del processo", conclude il sindaco. di Giorgio Ruta

Tragedia di Casteldaccia, il sindaco: "Non sapevamo che la casa si potesse demolire"

"Gli uffici non sapevano che la villetta poteva essere demolita". Lo dice il sindaco di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto. Nel 2008 era stata firmata l'ordinanza di demolizione, ma poi un ricorso al Tar dei proprietari aveva fermato tutto. Però il procedimento si era chiuso con un nulla di fatto per inerzia dei ricorrenti e quindi le ruspe potevano partire. "Ma non c'eravamo costituiti perché non abbiamo soldi e nessuno ci ha comunicato la fine del processo", conclude il sindaco. di Giorgio Ruta