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Il crollo dello scorso 14 agosto del viadotto dell&rsquo;A10 a Genova ha riacceso i riflettori sulla situazione del Ponte Giovanni XXIII di Sabaudia, progettato dall'ingegner Riccardo Morandi nel 1963.Il viadotto, noto anche come ponte sul lago di Paola, collega la cittadina con il lungomare e da anni è oggetto di verifiche da parte delle amministrazioni comunali per il degrado strutturale in cui versa. Dal 2010 infatti è stato declassato da categoria I a II e ne è stato vietato il transito ai veicoli superiori alle 3,5 tonnellate. L&rsquo;ultima verifica, risalente allo scorso anno, "prescrive interventi di risanamento finalizzati a preservarne lo stato dagli agenti chimici e fisici propri del contesto circostante". La sindaca della cittadina laziale, Giada Gervasi, dopo la tragedia di Genova ha lanciato perciò un appello ai ministri Salvini e Toninelli affinché vengano stanziati dei fondi per la ristrutturazione dell'infrastruttura perché: "La tragedia non può diventare la regola, bisogna intervenire per tempo"  di Cristina Pantaleoni

Il ponte Morandi di Sabaudia, la sindaca: "Servono 3 milioni per la manutenzione"

Il crollo dello scorso 14 agosto del viadotto dell’A10 a Genova ha riacceso i riflettori sulla situazione del Ponte Giovanni XXIII di Sabaudia, progettato dall'ingegner Riccardo Morandi nel 1963.Il viadotto, noto anche come ponte sul lago di Paola, collega la cittadina con il lungomare e da anni è oggetto di verifiche da parte delle amministrazioni comunali per il degrado strutturale in cui versa. Dal 2010 infatti è stato declassato da categoria I a II e ne è stato vietato il transito ai veicoli superiori alle 3,5 tonnellate. L’ultima verifica, risalente allo scorso anno, "prescrive interventi di risanamento finalizzati a preservarne lo stato dagli agenti chimici e fisici propri del contesto circostante". La sindaca della cittadina laziale, Giada Gervasi, dopo la tragedia di Genova ha lanciato perciò un appello ai ministri Salvini e Toninelli affinché vengano stanziati dei fondi per la ristrutturazione dell'infrastruttura perché: "La tragedia non può diventare la regola, bisogna intervenire per tempo"  di Cristina Pantaleoni