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Messaggio a Tavecchio, Setti e Sboarina

Festa e cori nazisti
La comunità ebraica:
«Siamo allarmati»

Un fermo monito contro chi inneggia al nazismo è stato lanciato dalla presidente dell’Ucei Noemi Di Segni e dal presidente della Comunità ebraica di Verona Bruno Carmi. Nel messaggio congiunto ai presidenti della Figc Carlo Tavecchio, dell’Hellas Verona Maurizio Setti, al sindaco Sboarina così come a prefetto e questore, Di Segni e Carmi spiegano come «non possiamo che dirci profondamente allarmati per quanto accaduto nella recente festa della curva sud dell’Hellas Verona, diventata vera celebrazione del nazismo». 

 

«Non è il primo inquietante episodio di questo genere che coinvolge gruppi della tifoseria veronese - viene ricordato nel messaggio -. Siamo di fronte infatti a comportamenti reiterati di estrema gravità, che incitano a ideologie di odio e violenza contrari ai principi della nostra Costituzione e che minacciano le fondamenta democratiche del nostro Paese. Condotte come quelle documentate non possono lasciarci indifferenti e non possono rimanere impunite, per questo chiediamo a tutte le autorità ed enti competenti di agire con il massimo rigore e sanzionare i responsabili, applicando le leggi dell’ordinamento penale e della giustizia sportiva».

 

Di Segni e Carmi sottolineano, inoltre, come il loro intervento vuole essere «un forte e accorato appello, non solo dell’Ucei, ma di tutti coloro che sognano di vivere in un Paese libero». I presidenti si rivolgono poi direttamente alla società di calcio dell’Hellas Verona, sottolineando come quest’ultima «abbia interesse a tutelare la sua immagine e a isolare i violenti, ed è importante che la società faccia sentire pubblicamente la propria voce, condannando l’accaduto. Destarsi e vigilare. Vigilare e agire, assicurando a noi tutti che nel campionato che si avvierà a metà agosto non succeda mai più nulla di simile. Mai più».

 

POLEMICHE NAZIONALI

«L’episodio dello stabilimento balneare di Chioggia e i cori dei tifosi del Verona in cui si inneggiava ad Adolf Hitler sono due fatti gravi e pericolosi la cui vicinanza temporale dovrebbe far riflettere. Fascismo e nazismo sono cose serie e bene fa la magistratura a intervenire direttamente per sanare ogni forma di illegalità» Lo comunica in una nota alla stampa Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma.

ANSA_VEN

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