Nel 2013 era sottoposto a detenzione domiciliare con il permesso di recarsi al lavoro e con orari legati all’attività. La sera invece doveva restare in casa. Solo che quando nel tardo pomeriggio del 29 marzo suo padre lo chiamò dicendogli che stava male e che probabilmente si trattava di infarto, il giovane abbandonò il cantiere, telefonò ai carabinieri per avvisarli che andava di corsa a casa del genitore ma gli dissero che non avrebbe potuto. E venne denunciato per evasione. Accusa dalla quale il trentenne difeso da Massimo Dal Ben è stato assolto dal giudice Giuseppe Ladogana «perchè il fatto non sussiste».